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L’Atac sospende Christian Rosso: aveva denunciato lo stato dell’azienda sul web

Si sono ritrovati sotto il Campidoglio da questa mattina presto. Sono alcune centinaia di autisti e macchinisti dell’Atac, tutti con la camicia azzurra d’ordinanza, venuti a far sentire la loro voce al sindaco Marino e al neoassessore ai Trasporti. Gli austisti dicono no alla privatizzazione e rimandano le accuse al mittente: “Non è nostra la colpa dei disagi ma dell’amministrazione”.
A cura di Valerio Renzi
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L'Atac ha sospeso l'autista Christian Rosso. L'azienda trasporti romani  ha inviato al suo lavoratore una lettera in cui annuncia di averlo "sospeso a tempo indeterminato". La notizia è arrivata mentre autisti e macchinisti si trovano sotto il Campidoglio ha protestare contro quella che definiscono "una campagna mediatica contro di noi", e contro la privatizzazione dell'azienda annunciata da Ignazio Marino. Christian Rosso è diventato famoso per aver diffuso su Youtube un video in cui spiegava agli utenti le ragioni dei disagi su autobus, metro e ferrovie. Nel suo video messaggio rivolto ai viaggiatori Christian raccontava la sua esperienza di autista, tra sotto organico e mezzi fatiscenti. Che il suo gesto potesse avere conseguenze anche gravi era nell'aria, come aveva anticipato lo stesso Christian ai microfoni di Fanpage, pur ribadendo la sua volontà di continuare la sua battaglia per un lavoro e un trasporto pubblico migliore. Immediata la solidarietà dei colleghi di Christian che stanno chiedendo all'azienda di sospendere il provvedimento, giudicato "punitivo", e di reintegrare immediatamente il giovane autista.

"Stanno creando un martire e lo stanno creando loro, allargando a macchia d'olio questa vicenda. Io sono stato sospeso a tempo indeterminato dal prossimo 27 agosto non prenderò più lo stipendio perché ho informato i cittadini – spiega dal megafono Christian – Due minuti prima del turno – ha spiegato – sono venuti a notificarmi la sospensione, ci sono anche rimasti male loro perché nemmeno ho letto il foglio che mi hanno consegnato. Non mi interessa, io voglio davvero che i cittadini sappiano".

Il sindaco Marino: "Ognuno giudicato per quello che fa"

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Ignazio Marino che taglia corto dando una risposta più da manager che da sindaco: "Questa domanda la poteva fare a un politicante del secolo scorso, non a me. Io non mi occupo di amministrazione delle aziende ma di selezionare le persone che devono poi avere la responsabilità strategica delle aziende come gli assessori che a loro volta scelgono i dirigenti e i cda delle aziende di loro competenza. In questa città, purtroppo, in passato è accaduto e continua ad accadere che quando qualcuno deve essere punito o licenziato arrivi la telefonata del politico che dice ‘No, ha fatto la campagna elettorale'. A me non me ne frega niente che ha fatto la campagna elettorale di uno di destra o di sinistra. Se fa bene fa bene, se fa male viene giudicato per quello che fa".

Il deputato del direttorio 5 Stelle Alessandro di Battista ha annunciato un'interrogazione parlamentare in merito alla sospensione. 2Evidentemente se qualcuno in Atac viene mandato a casa perché ha avuto il coraggio di alzare la voce avrà il massimo sostegno del Movimento 5 stelle", ha dichiarato Di Battista partecipando alla manifestazione degli autisti Atac in Campidoglio.

A chiedere Atac di fare marcia indietro è anche Stefano Esposito, da ieri assessore ai Trasporti di Roma Capitale, che ha invitato l'amministratore delegato dell'azienda  "a valutare forme diverse di sanzioni".

Protesta lavoratori Atac in Campidoglio

Si sono ritrovati sotto il Campidoglio da questa mattina presto. Sono alcune centinaia di autisti e macchinisti dell'Atac, tutti con la camicia azzurra d'ordinanza, venuti a far sentire la loro voce al sindaco Marino e al neoassessore ai Trasporti. Si sentono sotto tiro gli autisti dopo le aggressioni nei loro confronti da parte dei passeggeri esasperati. Niente bandiere sindacali ma solo slogan e striscioni. "Per nascondere la verità ci hai messo contro un'intera città", si legge sulle scalinate di Palazzo Senatorio, perché gli autisti rimandano al mittente le accuse di essere privilegiati o di sabotare le corse di metro e autobus, ma raccontano una verità diversa, quella di un servizio pubblico al collasso, sostenuto da mezzi fatiscenti e vecchi, di turni massacranti e straordinari obbligatori per la costante mancanza d'organico.

Ma soprattutto gli autisti non credono alla ricetta della privatizzazione, e chiedono ai cittadini di mobilitarsi assieme a loro "per un servizio pubblico efficiente che tuteli i diritti dei viaggiatori e di chi lavora". E questa mattina il nuovo assessore Stefano Esposito già entrerà nel vivo della "fase 2" annunciata dal Campidoglio incontrando questa mattina i vertici di Atac  e i capigruppo della maggioranza.

In piazza anche Micaela Quintavalle, presidente dell'associazione Cambiamenti: "Abbiamo scelto il Campidoglio per la nostra protesta perché le dichiarazioni di Marino sono imbarazzanti. Ci ha scaraventato contro l'utenza, volendo dimostrare che la colpa è degli autoferrotranvieri. C'è un macabro disegno – sostiene la Quintavalle – la colpa dei disservizi è della ‘troika romanà: governo locale e attuale, organizzazioni sindacali più rappresentative e dirigenza. I disservizi finirebbero se venissero assunte mille unità sul personale viaggiante, operai e meccanici, e se venissero sostituiti e mezzi, che sono vecchi e con tanti km".

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