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Arsenale in casa: arrestata un’intera famiglia. Pistole nascoste tra i peluche del bambino

Ieri i carabinieri della stazione di Ardea, comune alle porte della Capitale, hanno messo le manette ai polsi a un’intera famiglia di origini calabresi. In casa tenevano un arsenale di fucili e pistole provento di rapine, in giardino è stata rinvenuta anche una bomba a mano. Ora le armi sono al vaglio dei laboratori del Ris.
A cura di Valerio Renzi
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Ieri i carabinieri della stazione di Ardea, comune alle porte della Capitale, hanno messo le manette ai polsi a un'intera famiglia di origini calabresi. Nei guai un uomo di 47 anni con precedenti, la moglie e la figlia ventenne, entrambe incensurate. I tre sono accusati di "ricettazione e di detenzione abusiva di armi e munizionamento da guerra". I militari, insospettiti dalla reale attività della famiglia, hanno condotto per diversi giorni un'attenta e continua attività di sorveglianza prima di far scattare il blitz.

Durante la perquisizione domiciliare ritrovati fucili e pistole con il relativo munizionamento. Tutte le armi erano perfettamente funzionanti e proventi di rapine compiute negli ultimi anni tra Ostia, Pomezia, Ardea e Nettuno. Una delle pistole è stata rinvenuta tra i peluche di un bimbo di due anni, figlio della ventenne. Nella casa c'era anche un lampeggiante blu simile a quello in dotazione alle forze dell'ordine, riproduzioni di armi e in giardino era celata anche una bomba a mano di fabbricazione Juogoslava, messa in sicurezza dagli artificieri.

"Tutto il materiale sequestrato sarà ora vagliato attentamente – si legge in una nota – in particolare le armi saranno sottoposte ad accertamenti tecnici presso il Ris di Roma, al fine anche di verificare se siano state utilizzate per compiere azioni delittuose".

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