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25 aprile a Roma, striscioni shock con Mussolini. L’Anpi contro Marino e Zingaretti

Migliaia di cittadini in piazza con l’Anpi a Porta San Paolo, nonostante le polemiche degli scorsi giorni. Dalla piazza è partito poi un corteo spontaneo che ha raggiunto il Ponte di Ferro. I partigiani: “Non dare per scontare libertà acquisite”. Polemiche per scritte e striscioni shock sui muri della città.
A cura di Valerio Renzi
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Nonostante le polemiche degli scorsi giorni tra formazioni filopalestinesi e l'Aned (l'associazione degli ex deportati) e la Comunità Ebraica, è filato tutto liscio oggi in piazza per i festeggiamenti del 25 aprile organizzati dall'Anpi. Un presidio in forma statica a Porta San Paolo, dove l'8 settembre la Resistenza romana ha avuto il suo battesimo del fuoco. Per il 70esimo anniversario della Liberazione migliaia di romani in piazza attorno al palco da cui hanno parlato solo i rappresentanti dell'Associazione nazionale partigiani italiani.

Polemiche tra l'Anpi e le istituzioni per l'assenza di Marino e Zingaretti a Porta San Paolo: "Scriverò sia al sindaco Ignazio Marino che al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per chiedere loro come mai oggi non c'erano a porta San Paolo". Così il presidente dell'Anpi di Roma Ernesto Nassi, che ha lamentato come non solo i rappresentanti delle istituzioni non hanno risposto all'invito dei partigiani, ma non hanno neanche inviato messaggi. 2È stata una giornata bellissima e molto partecipata – ricorda Nassi – Tornando in ufficio spero di trovare una lettera da parte di Campidoglio e Regione Lazio in cui spieghino perchè non hanno accettato il nostro invito a Porta San Paolo".

Un grande striscione è stato calato dal Pincio, e subito rimosso dagli agenti del commissariato Trevi Campo Marzio, che recitava: "25 aprile festeggiamo così", e sotto una gigantografia dell'immagine di Benito Mussolini legato a testa in giù a piazzale Loreto. Le foto dello strisicone sono comparse sulla pagina Facebook del gruppo "Patria Socialista". Mentre in Prati è stata rimossa una scritta che recitava "Onore alla Repubblica Sociale Italiana", scritta commentata così dall'Anpi: "Sono solo dei buffoni, glielo spieghiamo noi cosa è stato il fascismo e le leggi razziali".

"Una meravigliosa festa laica", così ha definito il 25 aprile il presidente provinciale dell'Anpi Roma, un giorno da ricordare "perché ha ridato al nostro Paese la libertà e la democrazia". "La mia esperienza nelle scuole – ha detto poco prima di salire sul palco Nassi, riferendosi alle polemiche sulla scarsa conoscenza della ricorrenza da parte delle nuove generazioni – è positiva. I giovani raccolgono, se gli si spiega. Denunciano piuttosto – ha sottolineato di non essere informati correttamente a scuola, la guerra partigiana è praticamente sconosciuta ma sono disposti e partecipi se gli viene raccontata".

A chi gli chiedeva un commento sull'auto esclusione della Brigata Ebraica dalla cerimonia Nassi ha risposto così: "Al di la delle presenze bisogna lavorare perché non ci siano più divisioni, perché ci sia la pace". Tanti i temi di attualità affrontati dai partigiani dal palco, dai migranti morti in mare alla difesa della Costituzione e della scuola pubblica. "Non dobbiamo farci rubare da nessuno – ha scandito dal palco una anziana partigiana- quello che abbiamo conquistato con i nostri morti. La Costituzione, la giustizia, la libertà, la pace, il lavoro"

Alla fine della commemorazione ufficiale un corteo si è mosso da Porta San Paolo per arrivare fino a Ponte di Ferro a rendere omaggio al monumento eretto in ricordo delle dieci donne uccise dai nazifascisti il 7 aprile del 1944, durante una rivolta per il pane nella città occupata dai tedeschi. La festa continua tutto il giorno con iniziative in molti quartieri della città, da Casal Bertone a San Paolo, dal Quadraro a Centocelle, mentre in Campidoglio si svolgeranno alla presenza del sindaco Marino le celebrazioni istituzionali.

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