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Ztl Tridente riaprirà ai motorini? Alfonsi: ‘Città allo sbando, Raggi non ci ha ascoltato’

Fanpage.it ha intervistato Sabrina Alfonsi, la presidente del I Municipio, sulla possibilità che la Ztl Tridente possa essere aperta ai motorini. “Si tratta di una vittoria di buonsenso – ha dichiarato – Abbiamo detto molto volte al Comune di Roma che era problematico un provvedimento del genere, ma non siamo mai stati ascoltati”.
A cura di Natascia Grbic
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Sono mesi che la Ztl Tridente sta facendo discutere. Da una parte il Campidoglio, che vuole chiudere l'accesso ai non residenti, impedendo l'ingresso anche alle due ruote. Dall'altra il I municipio, che ritiene molto problematico questo provvedimento. È delle ultime ore la notizia che il Comune di Roma ha prolungato la data di entrata in vigore alla Ztl al 30 giugno e che forse è pronta a rivedere il divieto di eccesso ai motorini. Ne abbiamo parlato con la presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi.

Il Campidoglio potrebbe fare dietrofront sulla decisione di non far entrare i motorini nella zona del Tridente. È anche una vostra vittoria?

È una vittoria nostra ma soprattuto è una vittoria di buonsenso. Abbiamo scritto una lettera a Meleo, l'assessora ai Trasporti, e alla sindaca Raggi quattro mesi fa, dicendo che bisognava analizzare la situazione e che potevano esserci delle difficoltà. E l'amministrazione, nel giorno in cui deve iniziare il progetto, si rende conto che delle cose non vanno. Questo mi ha lasciata molto perplessa: non solo non dovrebbe succedere, ma se c'è un ente locale di prossimità che prima non viene preso in considerazione, e poi ci si rende conto a 24 ore di distanza che invece aveva ragione, si capisce quanto la città sia allo sbando. Era chiaro che un provvedimento vecchio di cinque anni non si poteva applicare in quel modo. Negli anni sono successe cose importanti, come la chiusura di via del Corso, che hanno cambiato la mobilità del Tridente. Senza contare che siamo in difficoltà con la chiusura delle metro Repubblica e Barberini.

Cosa non funziona nel provvedimento?

Come I Municipio avevamo chiesto di rivedere le aree di sosta, altrimenti il centro rischia di andare in tilt. Zone come Fontanella Borghese e altre diventeranno davvero un delirio di motorini parcheggiati. Inoltre, se i commercianti che lavorano in centro hanno il problema di come arrivare, i residenti d'altro canto hanno il problema dei parcheggi selvaggi nelle zone limitrofe al Tridente. Noi avevamo chiesto al Campidoglio di fermarsi un attimo a pensare e vedere se questo provvedimento così com'è ha un senso. Le metro sono chiuse, gli autobus in pessime condizioni, il traffico – a differenza di altre città europee – aumenta. E allora il tema del Tridente sono davvero le due ruote?

Rimane il dubbio che residenti, commercianti e chi lavora nella zona del Tridente si debba solo abituare alla novità. Insomma: non è normale che in una città come Roma alcune zone siano off limits per ogni mezzo privato? Il commercio ne risentirebbe così tanto visto e considerato che parliamo di alcune delle vie dello shopping più famose del mondo?

Sicuramente bisogna ripensare il centro con delle isole ambientali in tutti i rioni, che favoriscano l'arrivo in modo sostenibile e non permettano l'accesso in alcune strade. Questo funziona all'Aventino, lo avevamo studiato per Monti e lo abbiamo realizzato a Borgo Pio. Si tratta di uno studio che concerne prima di tutto il delimitare l'area, capire cosa c'è fuori, le funzioni interne a quella zona, e il flusso che deve girare. Nel caso del provvedimento del Campidoglio al Tridente, manca tutto questo. Nel momento in cui si limita l'accesso bisogna aver già fornito il mezzo pubblico col quale arrivarci. Qui invece sono tre anni che anche le navette elettriche non funzionano. Alla Commissione Mobilità ci hanno detto che avrebbero ripreso servizio, due giorni dopo sono andate a fuoco. Addirittura Enrico Stefàno ha chiesto di prolungare il servizio oltre le 20 di sera nel fine settimana, sapete cos'ha risposto l'Agenzia per la mobilità? ‘Ma il fine settimana il servizio non c'è'. Di che parliamo allora? Le metro sono chiuse, le navette non ci sono, i motorini non possono entrare. Il problema è molto grande.

Le fermate metro di Repubblica e Barberini sono ancora chiuse. A distanza di qualche mese, quali sono gli effetti che questa chiusura ha avuto sul centro di Roma?

Per chi conosce il commercio romano e per la situazione in cui stiamo, anche quelle poche persone che passano davanti al tuo negozio per fatalità diventano possibili acquirenti. Ma se cambi completamente i flussi, si possono avere solo ripercussioni negative dato che in punti come piazza Esedra o l'inizio di via Nazionale non ci sono fermate. Ma c'è anche un risvolto negativo sul traffico in arrivo, perché oltre ai turisti ci sono le persone che vanno a lavorare al centro che si ingolfano tutte su Termini. Che già di per sé è un polo complicato, ma poi si sovraccaricano le strade e la gente ci mette più tempo per andare al lavoro. Le metro non si rompono perché c'è il cattivo di turno, ma perché negli anni non si è mai intervenuto: poi questo è quello che succede.

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