Ztl Roma, Fori Imperiali sbarrati ai taxi: scoppia la rivolta delle auto bianche
"O tutti o nessuno. Perché i bus sì e noi no? Anche noi siamo un servizio pubblico". È la dura replica del presidente di Federtaxi Cisal Carlo Di Alessandro al provvedimento del sindaco di Roma Ignazio Marino che ha disposto la chiusura totale al traffico, da dicembre, di Via dei Fori Imperiali. Come lamenta il presidente di Federtaxi il transito dei veicoli sarà consentito ai mezzi pubblici – tram e autobus dell'Atac – ma resterà sbarrato alle auto bianche e alle vetture ncc.
Si leva ora la protesta dei tassisti, che insieme a Ugl taxi, Fit Cisl taxi e Uil trasporti taxi, il Sindacato hanno annunciato il ricorso al Tar. "Sapevamo che era un provvedimento in via sperimentale, che ancora dovevamo discuterne". Continua Carlo di Alessandro "questa mossa del sindaco" – commenta – "non è altro che l'ennesima contro di noi". Sono parole di rabbia quelle del sindacalista, che denunciano l'esasperazione per un provvedimento che le auto bianche paventavano da tempo, da quando la ztl dei Fori Imperiali è partita in forma sperimentale lo scorso 28 giugno. "A luglio" – sottolinea Loreno Bittarelli, presidente del 3570, la cooperativa radiotaxi più grande di Roma- "sapevamo che la misura era una prova, l'assessorato alla Mobilità ci aveva garantito che saremmo giunti a un accordo".
Secondo il sindacato delle auto bianche si tratta soprattutto di una questione pratica: "Chi ha tanti bagagli, è anziano o disabile prende il taxi, non l'autobus" – osserva Di Alessandro. E "a perderci" – fa notare -"è prima di tutto l'utente che dovrà pagare di più, perché noi saremo costretti a fare giri lunghi e con tratte trafficate".
Il provvedimento, che rientra nel piano di potenziamento dei mezzi di trasporto pubblico previsto per la riorganizzazione del Parco Archeologico urbano, potrebbe rendere ancora più pesante lo scotto da pagare per la categoria, con l'ulteriore estensione della Ztl a via dei Cerchi. A questo punto, il comparto delle auto bianche si aspetta un passo indietro dall'amministrazione capitolina dopo il mancato rispetto della promessa di dialogo, oppure si dichiara pronto alla rappresaglia: "Metteremo in atto qualunque forma di lotta".