Zhang Yao travolta dal treno mentre rincorreva i ladri, “il macchinista la vide ma non diede l’allarme”
Zhang Yao, la giovane cinese travolta da un treno in corsa mentre rincorreva due ladri che l'avevano appena derubata, poteva essere salvata. Non dall'incolpevole macchinista del treno 23682, quello che l'ha investita, ma dal conducente del convoglio passato sulla ferrovia qualche minuto prima, il macchinista del treno 24017 Danilo M.. Alle 12.31, hanno stabilito le indagini, il manovratore ha visto la ragazza cinese, l'ha avvertita con un fischio di ordinanza per farla spostare, ma non ha in seguito segnalato a nessuno la presenza di Zhang Yao sui binari all'altezza del cavalcavia di via Guglielmo Sansoni a Tor Sapienza, periferia est di Roma. Per questo la procura ha chiesto il rinvio a giudizio del conducente con l'accusa di omicidio colposo. Con una comunicazione via radio, questa la tesi degli inquirenti, avrebbe potuto salvare la vita alla giovane cinese. Alle 12 e 39 del 5 dicembre 2016 arrivò infatti il secondo convoglio. Il contachilometri segnava 133 chilometri orari, impossibile frenare in tempo. E soprattutto, vista l'alta velocità, sarebbe stato impossibile anche rendersi conto di quanto appena accaduto.
La giovane fu derubata da Serif Seferovic e Gianfranco Ramovic
Pochi minuti prima la cinese era stata rapinata della sua borsa da 2.500 euro dei pressi della stazione di Tor Sapienza. Appena uscita dall'ufficio immigrazione della Questura, Serif Seferovic e Gianfranco Ramovic la avvicinarono e la derubarono. Zhang Yao li inseguì rincorrendoli sui binari della ferrovia. Il treno la prese in pieno, ma nessuno si accorse dell'investimento e il cadavere fu scoperto solo tre giorni dopo in seguito alla denuncia di scomparsa presentata ai carabinieri dalle forze dell'ordine.