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Vladimir Luxuria contro ex ministra Trenta: “Se al Pigneto c’è la droga perché non ha fatto nulla?”

“Al Pigneto si spaccia droga e la strada non ha vie d’uscita. E poi io avevo bisogno di un posto dove incontrare le persone, di un alloggio grande. Era necessaria riservatezza”. Lo ha detto la ministra Trenta in relazione all’affaire della casa sollevato da Il Corriere della Sera. E ha scatenato la reazione di Vladimir Luxuria, che al Pigneto vive da trent’anni.
A cura di Natascia Grbic
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"L'ex ministro Trenta si è giustificata sull'affaire della casa che ha mantenuto dopo aver cessato il suo incarico dicendo che da ministro non poteva vivere al Pigneto perché non è un quartiere adatto, è una zona di spaccio pericolosa e senza vie di uscite. Se la Trenta era consapevole che nel quartiere ci fosse spaccio di droga perché non ha fatto nulla essendo ministro della difesa?". Lo ha detto Vladimir Luxuria, commentando l'intervista rilasciata dalla ministra Elisabetta Trenta a Il Corriere della Sera in cui dice: "In quella zona si spaccia droga e la strada non ha vie d’uscita. E poi io avevo bisogno di un posto dove incontrare le persone, di un alloggio grande. Era necessaria riservatezza".

"Quando ho avuto un problema legato allo spaccio sotto casa l'ho denunciato, mettendoci la faccia, correndo rischi collegati e senza scorta", ha dichiarato Luxuria. "Vivo al Pigneto dal 1988 e anche quando sono stata parlamentare, dal 2006 al 2008, non l'ho abbandonato. Ho ricevuto giornalisti da tutto il mondo e personaggi celebri, che sono sempre usciti indenni da qui. Sinceramente giustificarsi in questo modo gettando fango su un quartiere è imbarazzante, goffo e inopportuno soprattutto per chi si è sempre dichiarato dalla parte del popolo. Forse i parlamentari dovrebbero frequentare di più le zone popolari per capire meglio le esigenze della gente e non tenersi lontani dalle periferie. Soprattutto il Pigneto è diventato un quartiere vivibile pieno di locali e vita".

La ministra Trenta è stata accusata di abitare in una casa che le era stato assegnata quando era al governo, ma che ora non le spetterebbe più. L'appartamento si trova nella zona di San Giovanni in Laterano, è molto grande e signorile, mentre la casa di proprietà di Trenta si trova al Pigneto. La ministra ha dichiarato di essere in regola e di aver fatto tutto secondo la legalità. Allo scadere del mandato è stato il marito a fare richiesta per la casa, "perché è aiutante di campo di un generale e per il suo ruolo può avere quell’appartamento".

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