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Vittorio Sgarbi sulla “Nuvola” di Fuksas: “Un monumento funebre”

“I vasti spazi rettilinei hanno una freddezza ospedaliera e un monumentalismo funerario da sacrario più che da fiera, una estensione commemorativa di epoche e stili del passato”, scrive il noto critico d’arte.
A cura di En.Ta.
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Vittorio Sgarbi dice la sua sulla "Nuvola" di Massimiliano Fuksas, il nuovo centro congressi di Roma che verrà inaugurato domani. Sulle colonne de Il Giornale il critico d'arte esprime critiche, ma anche apprezzamenti per l'opera dell'archistar. Meno per il suo autore, che definisce "antipatico e straordinariamente sopravvalutato".

Fuksas "obbedisce all'imperativo di non essere impari alla concezione monumentale dell'Eur; e anzi, ne conferma la limpidezza geometrica dei volumi, con prevalenza strutturale delle forme semplici e di andamento rettilineo, in pianta e in alzato. Ci accoglie quindi una teca rigorosa e con moduli ripetitivi, di vetro e di acciaio, che ha l'apparenza di una serra dentro la quale si apre un fiore, la «Nuvola», che in origine doveva essere en plein air, e ora appare chiusa, e quindi protetta in una teca di vetro. Singolarmente l'accesso non è in salita ma in discesa per offrire la sensazione di entrare in un corpo di sviluppo più orizzontale che verticale, come una grande piazza coperta.

Astenendosi da ogni vezzo, Fuksas ci introduce così a una grande aula modulare per accogliere fino a 8000 persone, un iperbolico palazzo dei congressi nella sua più essenziale configurazione. Salendo attraverso scale mobili di moderata inclinazione, e di eccezionale lunghezza, si entra nell'auditorium da 1800 persone, sospeso nel vuoto come nel calice di un fiore"

"Spazi da freddezza ospedaliera"

Dopo i complimenti, Sgarbi enuncia i punti deboli dell'opera di Fuksas: "I vasti spazi rettilinei – dice il critico d'arte – hanno una freddezza ospedaliera e un monumentalismo funerario da sacrario più che da fiera, una estensione commemorativa di epoche e stili del passato che li assimilano a Redipuglia e rendono le presenze umane fantasmi come gli omini magrittiani, allineati in militaresche processioni sulle pareti della «Nuvola» dal regista Giampiero Solari, per la giornata di inaugurazione. Speriamo che a questo spazio, pensato per i morti da Fuksas, ridia vita Enrico Pazzali". Pazzali è amministratore delegato di Eur Spa. Di lui Sgarbi scrive: "Mi è particolarmente simpatico e ne apprezzo le capacità".

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