Virus cinese, riunione operativa a Roma: nel Lazio casi sospetti verranno gestiti dallo Spallanzani

Oggi si è tenuta una riunione organizzativa all'ospedale Spallanzani di Roma per organizzare la gestione di eventuali casi sospetti legati al nuovo coronavirus cinese. Queste le prime indicazioni emerse: "Abbiamo appena concluso una riunione importante per illustrare i contenuti del protocollo operativo del sistema sanitario della Regione Lazio. La decisione che è stata assunta è quella che la eventuale gestione di casi sospetti di Roma e del Lazio verranno gestiti centralmente presso l'istituto nazionale malattie infettive Spallanzani. Nella stessa indicazione, contenuta in una direttiva operativa che verrà inviata a tutte le strutture, sono indicate le modalità per l'invio allo Spallanzani di provette e tutto ciò che serve per accertare un caso negativo o positivo. Alla riunione ha partecipato anche l'autorità sanitaria dell'aeroporto di Fiumicino. Per quanto riguarda i casi pediatrici verranno gestiti dall'ospedale Bambino Gesù. La riunione è stata convocata per essere pronti a gestire eventuali casi sospetti. È stata attivata la rete delle malattie infettive della Regione Lazio", ha spiegato l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato.
Non c'è nessun allarme tale da dover creare un sistema parallelo di gestione del coronavirus I servizi di pronto soccorso applicheranno gli stessi protocolli messi in campo per influenza suina e Sars", ha dichiarato Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Inmi Spallanzani di Roma.
Rischio zero di trasmissione per chi non ha sintomi in volo
Le persone che non presentano sintomi durante il volo sono a bassissimo rischio, quasi zero, di aver trasmesso il virus, ha informato il direttore dell'istituto Spallanzani.