Covid-19, rinviato Capodanno cinese in piazza San Giovanni a Roma: “Non è momento di festeggiare”
Lucia King, portavoce della comunità cinese a Roma, ha annunciato che i festeggiamenti per il Capodanno previsti per il 2 febbraio in piazza San Giovanni a Roma sono stati rimandati. Finora sono morte 56 persone a causa del coronavirus, e per ora non è il momento di fare celebrazioni. "Abbiamo concordato in modo congiunto con tutta la comunità che la festa deve essere rinviata perché c’è gente che sta male e non è il caso di festeggiare – ha spiegato King – Ci dispiace perché i preparativi duravano da tre mesi, ma in questo momento è la scelta migliore. Comunicheremo in seguito una nuova data". Anche a Pechino e Milano è stata annullata la festa. I portavoce della comunità hanno fatto sapere che a Roma il rischio di contagio è basso, che nessuno di loro è stato a Wuhan negli ultimi tempi e che per questo non bisogna allarmarsi. In ogni caso, il Capodanno è stato rimandato a data da destinarsi: una volta che la situazione sarà migliorata, si potrà procedere con le consuete celebrazioni.
Virus cinese, aumentati controlli a Fiumicino
Oggi, domenica 26 gennaio, si è riunita la task force istituita dal Ministero della Salute per monitorare la situazione riguardo al coronavirus. Nonostante i continui appelli alla calma, i controlli nell'aeroporto di Fiumicino sono aumentati. Lo scorso giovedì è stato attivato nell'area dell'aeroporto Leonardo Da Vinci uno scanner per controllare la temperatura corporea delle persone provenienti dalla provincia di Wuhan, in Cina. Le autorità cinesi, per far fronte all'allarme, hanno bloccato temporaneamente il trasporto in uscita: nessun treno o aereo può lasciare Wuhan fino a che non si capisce come contrastare il coronavirus.