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Virginia Raggi incontra la famiglia cacciata a San Basilio: un bimbo le regala un cuore

Il sindaco di Roma ha incontrato questo pomeriggio la famiglia di origine marocchina che nei giorni scorsi è stata cacciata dalla casa popolare che le era stata assegnata nel quartiere San Basilio: “Un episodio di intolleranza da parte di una minoranza che con gesti inqualificabili ha offeso tutto il quartiere e la città. Sarà assegnata loro una nuova casa”. Uno dei bambini della famiglia ha lasciato il disegno di un cuore alla Raggi: “Vale più di mille parole”.
A cura di Francesco Loiacono
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Il disegno del cuore regalato a Virginia Raggi da uno dei figli della famiglia cacciata a San Basilio (Facebook)
Il disegno del cuore regalato a Virginia Raggi da uno dei figli della famiglia cacciata a San Basilio (Facebook)

Il sindaco di Roma, Virginia Raggi ha incontrato questo pomeriggio attorno alle 18 in Campidoglio la famiglia di origine marocchina che nei giorni scorsi ha dovuto rinunciare alla casa popolare che gli era stata assegnata nel quartiere San Basilio, a causa delle proteste del vicinato. A fornire un resoconto dell'incontro è stata la stessa Raggi sulla propria pagina Facebook: "Oggi ho incontrato Mourad, la moglie Fatia e i loro tre figli. È la famiglia costretta ad abbandonare una casa popolare che era stata loro regolarmente assegnata qui a Roma. Un episodio di intolleranza da parte di una minoranza che con gesti inqualificabili ha offeso tutto il quartiere di San Basilio e la città. Ho detto loro che Roma non intende indietreggiare di fronte all'odio e alla non inclusione. Sarà assegnata loro una nuova casa".

Il nuovo alloggio non sarà però a San Basilio – dove nel frattempo la casa assegnata alla famiglia Haser è stata occupata da altre persone – ma in un'altra zona della Capitale, come confermato all'Ansa dall'assessore alle Politiche sociali Laura Baldassarre. L'assessore ha comunque spiegato di aver incontrato alcuni residenti del quartiere con la sua omologa del IV municipio: "C'è una grande richiesta da parte loro di essere ascoltati e di chiarire che San Basilio non è un quartiere razzista, ma che ci sono tante persone in disagio abitativo da anni. Sta di fatto che quello che è accaduto, ovvero impedire a una famiglia di aventi diritto di entrare nell'alloggio popolare a loro assegnato, è inaccettabile e rimane una sconfitta per tutta la città. Con l'aggravante che i fatti sono successi davanti a dei bambini".

Sull'episodio il sindaco Virginia Raggi ha poi aggiunto: "L'abbiamo sempre detto: nessuno deve rimanere indietro. E così è. L'accoglienza ed il senso di comunità sono valori condivisi da tutti i romani. La città abbraccia con affetto Mourad, Fatia e i loro bambini. Rispetto della legalità, integrazione e riqualificazione delle periferie sono l'antidoto contro il degenerare dell'intolleranza e del non rispetto: una lotta nella quale sono sempre gli ultimi a rimetterci". Il sindaco ha poi mostrato il disegno che uno dei figli della famiglia marocchina le ha regalato, un cuore: "Vale più di mille parole".

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