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Virginia Raggi indagata dalla Procura di Roma per la nomina di Marra

“Oggi mi è giunto un invito a comparire dalla Procura di Roma nell’ambito della vicenda relativa alla nomina di Renato Marra a direttore del dipartimento Turismo che, come è noto, è già stata revocata”, scrive su Facebook la sindaca di Roma, Virginia Raggi.
A cura di Enrico Tata
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Virginia Raggi è indagata in merito alla nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele, come direttore del Dipartimento turismo del Campidoglio. Sulla vicenda il pm Paolo Ielo ha aperto un fascicolo di indagini e oggi la sindaca ha ricevuto un invito a comparire davanti ai magistrati. "Oggi mi è giunto un invito a comparire dalla Procura di Roma nell’ambito della vicenda relativa alla nomina di Renato Marra a direttore del dipartimento Turismo che, come è noto, è già stata revocata", scrive la sindaca di Roma, Virginia Raggi, sul suo profilo Facebook. Il fratello di Renato, Raffaele Marra è in carcere dallo scorso dicembre con l'accusa di corruzione per aver illecitamente ricevuto denaro dall'imprenditore romano Scarpellini. Raffaele era stato nominato da Raggi prima vice capo di Gabinetto e poi capo del personale del Campidoglio.

"Ho informato Beppe Grillo e adempiuto al dovere di informazione previsto dal Codice di comportamento del MoVimento 5 Stelle. Ho avvisato i consiglieri di maggioranza e i membri della giunta e, nella massima trasparenza che contraddistingue l’operato del M5S, ora avviso tutti i cittadini. Sono molto serena, ho completa fiducia nella magistratura, come sempre. Siamo pronti a dare ogni chiarimento", conclude la sindaca.

L'accusa: falso e abuso d'ufficio

La sindaca di Roma, Virginia Raggi è indagata dalla procura di Roma per abuso di ufficio e falso in atto pubblico. Queste le accuse mosse alla prima cittadina della Capitale. Così riporta il Tg de La 7.

Il Capogruppo M5S Ferrata:  "Sarà tutto chiarito"

"Come abbiamo appreso la notizia della sindaca che ha ricevuto un invito a comparire dalla Procura? Con serenità. Siamo coscienti che tutto verrà chiarito. Non c'è alcun dubbio sull'operato della sindaca, la maggioranza va avanti ancora più convinta", ha commentato il capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Comune Paolo Ferrara. "In altri tempi il M5S avrebbe chiesto le dimissioni del sindaco Raggi. Ora quasi per magia sono diventati garantisti. Sono coincidenze a 5 stelle", il tweet del senatore del Partito democratico Andrea Marcucci. "Si chiama avviso di garanzia quello che la Raggi definisce invito a comparire fulgido esempio di verità alternativa simil Trump", scrive invece Alessia Morani, vicecapogruppo Pd alla Camera.

Renzi: "Fino a sentenza rimane innocente. No a scorciatoie giudiziarie"

"Oggi il Sindaco di Roma ha ricevuto un avviso di garanzia. La nostra Costituzione prevede che tutti i cittadini siano innocenti fino a sentenza passata in giudicato. E questo vale per tutti, a qualunque partito appartengano. Invito dunque tutto il PD a rispettare la presunzione di innocenza e non rincorrere le polemiche". Così il segretario del Partito democratico Matteo Renzi.  "Lo so, lo so: qualcuno di voi adesso mi dirà che i Cinque Stelle usano due pesi e due misure e il loro atteggiamento è ingiusto e contraddittorio. Ok, vero, avete ragione. Ma questo cosa cambia? Se loro sbagliano, dobbiamo sbagliare anche noi? Dimostriamo che siamo davvero diversi. Non cerchiamo scorciatoie giudiziarie, non cediamo all'odio per l'avversario, non attacchiamo Virginia Raggi oggi. Ha avuto un avviso di garanzia? Ok, auguriamoci che sia innocente. Per lei, per Roma, per chi crede nella politica".

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