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Virginia Raggi contro Matteo Salvini: “È un ciarlatano, saremo noi sindaci a fermarlo”

La sindaca di Roma Virginia Raggi in un’intervista rilasciata al quotidiano spagnolo El Pais ha definito Matteo Salvini “ciarlatano” e propone un fronte di primi cittadini contro il leader della Lega. “Da ministro dell’Interno ha promesso l’arrivo a Roma di molti agenti e non l’ha mai realizzato”.
A cura di Alessia Rabbai
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"Matteo Salvini è un grande ciarlatano, lo fermiamo noi sindaci" ha detto Virginia Raggi, commentando il comportamento del leader della Lega durante un'intervista al quotidiano spagnolo El Pais. "Alle sue accuse gli si risponde con i fatti – spiega la prima cittadina – I sindaci, che si occupano di problemi di trincea, non hanno tempo per i selfie con le giacche della Polizia". Un duro attacco quello di Raggi che propone un fronte di primi cittadini contro un politico che, da ministro dell'Interno "ha lavorato per meno di 36 giorni. Il resto del tempo, 14 mesi, l'ha impiegato girando l'Italia per scattare foto con felpe diverse, mangiare cibi tipici e dando giudizi su qualsiasi cosa". Secondo Virginia Raggi il leader della Lega "sarà sconfitto dai sindaci".

Raggi: "Per la sicurezza Matteo Salvini non ha fatto nulla"

Soltanto passerelle politiche ma "per la sicurezza Matteo Salvini non ha fatto nulla" ha spiegato Virginia Raggi, rispondendo alle domande sullo stato in cui versa Roma, sul numero di uomini delle forze dell'ordine presenti in città e sugli interventi messi a punto per rendere la Capitale più sicura, dal centro storico alle periferie, con operazioni mirate alla riqualificazioni di strade, parchi e altre aree urbane. “Da ministro dell'Interno ha promesso l’arrivo a Roma di molti agenti e non l’ha mai realizzato" chiarisce Raggi. La sindaca ha poi commentato il movimento delle sardine, cittadini che manifestano in tutta Italia, da Nord a Sud, contro la politica del premier della Lega per riappropriarsi delle piazze e ribadire l'importanza di quanto trasmessoci dai padri fondatori del Nostro Paese. "I sindaci devono dare voce a questi fenomeni. Ho già cantato ‘Bella Ciao' in Aula. Roma è una città orgogliosamente antifascista e lo sottolineo sempre. La resistenza è iniziata qui”.

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