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Virginia Raggi assume cinque generali per gestire le emergenze a Roma

Il 16 aprile è stata approvata una delibera dal Campidoglio che dà il via libera all’assunzione di cinque generali dell’esercito, che saranno messi a capo di cinque dipartimenti del Comune di Roma. La sindaca Virginia Raggi lo ha deciso per far fronte alle emergenze in cui versa la città Ma all’opposizione e ai sindacati questa scelta non piace.
A cura di Natascia Grbic
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Il 16 aprile è stata approvata una delibera dal Campidoglio con cui sono stati assunti a tempo determinato cinque alti ufficiali dell'esercito che guideranno cinque dipartimenti del Comune di Roma. Si tratta di cinque militari ausiliari che possono rientrare in servizio, perché non ancora congedati e non ancora in età pensionabile: Virginia Raggi li ha voluti per far fronte ad alcune emergenze in cui versa la capitale e portare ordine in alcuni settori a rischio, come quello ambientale. Così il generale di Brigata Giovanni Calcara sarà direttore dei Servizi Digitali, il generale di Corpo d'Armata Paolo Gerometta direttore delle Risorse Umane e Sicurezza dei Vigili Urbani, il generale di divisione Giovanni Savarese direttore della Protezione Civile, il generale di Brigata Giuseppe Morabito direttore della Scuola di Formazione, e il generale di Brigata Silvio Monti sarà a capo della Direzione Tutela Ambientale.

Cinque generali a guida di Roma, una scelta che all'opposizione non piace

La sindaca Virginia Raggi ha deciso di chiamare cinque militari a capo di cinque dipartimenti per ripristinare l'ordine all'interno di Roma. Una decisione questa, che non è piaciuta però all'opposizione dem, che ha parlato di "ripiego amministrativo che non valorizza il personale capitolino". E Cgil, Cils e Uil chiedono di fare dei concorsi pubblici invece di affidare la guida dei dipartimenti ai militari. "La scelta di inviare cinque generali, provenienti dall’Esercito e dall’Aeronautica Militare, a guidare cinque Direzioni di Roma Capitale garantirà l’inserimento di elevate professionalità nella macchina amministrativa realizzando, allo stesso tempo, un importante risparmio – ha dichiarato l’assessore al Personale, Antonio De Santis, intervistato da Il Fatto Quotidiano – Stupisce quindi l’intervento da parte delle organizzazioni sindacali, cui si sono subito accodate le opposizioni, che contestano questa novità per motivazioni oscure e misteriose. Chiedono infatti di reperire i dirigenti tramite concorso. Richiesta legittima ma, probabilmente in preda a un’improvvisa amnesia, dimenticano che è già stata avviata la procedura di mobilità obbligatoria per i dirigenti. Si tratta di un iter obbligatorio che prelude proprio a un nuovo concorso, destinato quindi a venir pubblicato a breve".

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