Virginia Raggi accusa Zingaretti e grida al complotto: “Emergenza rifiuti costruita a tavolino”
Sull'emergenza rifiuti a Roma si sta combattendo una battaglia sempre più politica. Da una parte l'amministrazione guidata da Virginia Raggi che accusa apertamente la Regione Lazio e il suo governatore, Nicola Zingaretti, dall'altra il Partito democratico che risponde per le rime alla sindaca della Capitale. La prima cittadina sostiene che la crisi dei rifiuti potrebbe essere stata "creata a tavolino". In altre parole: un complotto per far fallire l'amministrazione. Questo perché, spiega, gli impianti che dovrebbero accogliere i rifiuti ne accolgono una parte minore rispetto a quanto previsto nei contratti. Secondo i dati in possesso del Campidoglio, diverse strutture avrebbero la possibilità di accettare l'immondizia della Capitale, ma non lo fanno senza alcuna giustificazione. Per questo Raggi ha inviato una lettera a Zingaretti e al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per chiedere di obbligare, con un'ordinanza regionale, "gli impianti di smaltimento dei rifiuti presenti nel Lazio a ricevere la spazzatura di Roma fino al massimo della loro capienza".
L'emergenza rifiuti a Roma
A Roma, ha ufficializzato Ama, c'è una situazione di emergenza legata alla raccolta e al trattamento dei rifiuti. In questo momento, ha spiegato il consigliere di Ama, Massimo Ranieri, nel corso della commissione Trasparenza del Campidoglio, c'è un deficit di 300 tonnellate al giorno nella raccolta di indifferenziata. I rifiuti, in pratica, non vengono ritirati perché non ci sono impianti che possano trattarli. Questo per due motivi: alcuni impianti utilizzati da Ama, i tmb di Colari, sono sottoposti a manutenzione ordinaria e quindi hanno ridotto la capacità di accettazione (situazione preannunciata da tempo). Il secondo motivo sta nella necessità di trattamento tmb destinato all'indifferenziata: in situazioni di emergenza, spiega Ama, la raccolta differenziata va fuori controllo e molti più rifiuti vanno di conseguenza nei tmb per essere trattati. Roma produce 18.200 tonnellate alla settimana di indifferenziata e i contratti in corso con i privati, con l'unico tmb di Ama rimasto (dopo l'incendio del Tmb Salario), quello di Rocca Cencia, con il tritovagliatore di Ostia, si arriva a coprire 19.168 tonnellate. In realtà, invece, si riescono a trattare solo 15.590 tonnellate a settimana. Questo significa che mancano all'appello circa 300 tonnellate di rifiuti indifferenziati al giorno. Per far fronte a questa emergenza Ama ha mandato richieste a impianti fuori regione e anche all'estero: "Abbiamo chiesto a tutti, anche ad Aacea, che ha posticipato al 19 luglio l'inizio della manutenzione del termovalorizzatore di Sanvittore così riusciamo gestire i flussi del cdr. Il tritovagliatore di Ostia sta lavorando 40 tonnellate al giorno, vorremmo portarlo a 300 ma non abbiamo sbocchi. Abbiamo contattato alcune ditte che ancora devono risponderci e stiamo contattando intermediari di rifiuti per portarli oltre confine ma in via ordinaria dovremmo fare una gara". Già, perché non basta trattare i rifiuti nei tmb: bisogna anche trasferirli altrove.
Il Pd: "Ma quale sabotaggio? Raggi si assuma le sue responsabilità"
Il Partito democratico ha risposto così alle accuse della sindaca Raggi: "Come se non bastasse, alle accuse della maggioranza che da giorni rimpalla alla Regione Lazio la completa responsabilità sull'emergenza rifiuti a Roma, l'amministratore delegato e il presidente dell'Ama hanno assicurato che no, in realtà la Regione si è mostrata disponibile eccome. Ha già inviato una richiesta agli impianti del territorio per capire chi può accogliere i rifiuti di Roma, quelle famose 300 tonnellate di indifferenziato al giorno di ‘deficit' che la città non sa dove portare perché gli impianti finora utilizzati, per un motivo o per un altro, hanno ridotto la loro capacità di accoglimento. E' inutile che la maggioranza continui ancora irresponsabilmente a fare scaricabarile e insista, ancor più colpevolmente, a diffondere questo incubo del complotto, del sabotaggio degli impianti, delle forze del male che si accaniscono contro la città. La Giunta Raggi si assuma le sue responsabilità come ogni amministrazione deve fare".
Da parte sua il presidente Zingaretti ha risposto alla sindaca Raggi che "il problema è sotto gli occhi di tutti e non deriva da un deficit di spazi di conferimento, ma dalle difficoltà nella raccolta e soprattutto dall'assenza, dopo l'incendio al Tmb Salario, di centri di trasferenza. In questo momento bisogna far prevalere la voglia di collaborazione per aiutare Roma. Questo abbiamo sempre fatto, senza rispondere a polemiche o accuse che reputo ingenerose".