Violenza sessuale su una 20enne affetta da “psicosi delirante”: indagato un infermiere
Un infermiere di quasi sessant'anni è accusato di violenza sessuale ai danni di una paziente psichiatrica di poco più di 20 anni. Stando a quanto riporta Marco Carta su Il Messaggero, i due si erano conosciuti in una comunità terapeutica al Laurentino 38, all'interno dell'area di competenza della Asl C.
"Lei è la mia fidanzata", si è difeso l'infermiere indagato
La ragazza era ricoverata nella struttura con una diagnosi di "psicosi delirante" e l'uomo, che lavorava nel centro come infermiere, avrebbe approfittato della condizione di salute della paziente per indurla, nelle parole del pm Vittoria Bonfanti, "a compiere e subire reiterati atti sessuali". Baci e rapporti sessuali completi che sarebbero avvenuti nella stanza in cui dormiva la ragazza, ma anche a casa dell'infermiere e all'interno della sua automobile. Il presunto responsabile è ora indagato con l'accusa di violenza sessuale aggravata (perché commessa mentre svolgeva il suo lavoro e quindi in qualità di incaricato di pubblico servizio). "Lei era la mia fidanzata", si sarebbe difeso davanti al gip l'indagato, che continua a respingere ogni accusa. A denunciare la vicenda è stato il padre della vittima.
