Vigili di Roma, individuati i 30 casi “più chiari e più gravi”
Sono arrivati questo pomeriggio in Campidoglio i commissari inviati dal ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia. Chiamati ad indagare sulle assenze dei vigili di Roma, la notte di Capodanno. In attesa dei risultati, dal comando di Polizia Municipale sono comunque partite 30 lettere indirizzate alla commissione di disciplina di Roma Capitale. Per il momento, quindi, sono 30 i vigili su cui ci sono sospetti. "Si tratta – spiega una nota del Campidoglio – dei casi che ai primi accertamenti sono apparsi più chiari e più gravi. Per casi come questi è previsto un periodo di cinque giorni al temine dei quali deve partire la lettera disciplinare per consentire tutte le misure previste dalla legge. Ai 30 dipendenti è stato contestato l'articolo 55 bis del decreto legislativo 150 del 2009 che sottolinea la particolare gravità della mancanza disciplinare rispetto ai contratti di categoria e che prevede sanzioni che vanno da una sospensione di undici giorni fino al licenziamento". "Le indagini invece procedono per i restanti casi messi sotto la lente d'ingrandimento dalla task force dei vigili – prosegue il Comune – guidata dal vicecomandante Modafferi, che si sono accresciuti rispetto ai 44 emersi all'inizio”.
Il Campidoglio fa chiarezza sul numero dei vigili in servizio
Sui numeri dei vigili in servizio la notte del 31 dicembre torna anche il Campidoglio dopo la lettera inviata ieri al nostro giornale dal vigile David e dopo le accuse di oggi della Uil. "Basta fare un raffronto con quanto avvenuto negli anni scorsi – spiega il Comune di Roma – Nel 2012, infatti gli assenti per malattia nella giornata del 31 dicembre (su tutti i turni di lavoro) sono stati 132, nel 2013 sono stati 135, lo scorso fine anno invece si sono dichiarati ammalati 571 vigili solo nei turni legati al concerto e alle feste di Capodanno. Complessivamente gli assenti sono stati 767 perché ai 571 in malattia ci sono stati 81 per la legge 104, 63 perché hanno donato sangue proprio quel giorno e 52 per altri motivi (congedi parentali ecc)".