Vigili assenti a Capodanno, assolti i sindacati: “Non hanno colpa”
I sindacati non hanno colpe sulle assenze in massa dei vigili urbani nella notte di Capodanno del 2015. Cinque sigle (Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fp, Csa-Ospol, Diccap e Sulpl) erano state multate per i fatti dello scorso 31 dicembre, ma due giorni fa il Tribunale del lavoro ha deciso di annullare la sanzione da 100mila euro che era stata decisa un anno fa dall'Autorità di garanzia per gli scioperi. Secondo il garante, i sindacati erano colpevoli perché le assenze dei "guanti bianche", formalmente chieste per malattia, potevano rappresentare in realtà "una forma anomala di protesta, elusiva della disciplina dello sciopero nei servizi pubblici essenziali, riconducibile anche alla responsabilità delle stesse organizzazioni sindacali". In altre parole, uno sciopero mascherato.
In merito a quanto stabilito dall'Autorità, la Uil aveva deciso di presentare ricorso al Tribunale del Lavoro. Ricorso che è stato accolto lo scorso 29 marzo con questa motivazione: le assenze dei 767 agenti nella notte di Capodanno sono imputabili a "comportamenti individuali dei dipendenti che non possono essere ricondotti ad una astensione collettiva e devono essere oggetto di valutazione singola, caso per caso". Cioè i sindacati non hanno colpe. La decisione del tribunale è stata immediatamente criticata dal garante per gli scioperi Roberto Alesse, che ha contestato la mancata costituzione in giudizio dell'Avvocatura dello Stato. "C’è una fortissima irritazione istituzionale per la mancata costituzione in giudizio – ha detto Alesse -. Avevamo trasmesso all’Avvocatura una documentazione esaustiva delle nostre motivazioni. Ci avevamo messo la faccia e invece abbiamo perso il diritto a partecipare al contraddittorio".