0 CONDIVISIONI

Via Salviati, tensione e proteste per lo sgombero del campo nomadi

Smantellate 40 baracche entro mercoledì: ospitavano officine illegali per il riciclo di metalli. Ma secondo gli abitanti del campo alcune erano vere e proprie abitazioni.
A cura di Enrico Tata
0 CONDIVISIONI
Immagine

La situazione rimane difficile al campo nomadi di via Salviati, Tor Sapienza, nel secondo giorno di sgombero. La bonifica dell'area è iniziata ieri, e più di quaranta baracche saranno smantellate dalle forze dell'ordine entro mercoledì. Ma gli abitanti continuano a protestare contro la polizia e proprio questa mattina alcune mamme del campo si sono rifiutate di portare i bambini al pulmino che li doveva accompagnare a scuola. A preoccupare i nomadi sarebbe il fatto che solo alcuni tra i container da tirare giù con le ruspe sarebbero stati adibiti a officine illegali per la rottamazione dei metalli, mentre molti altri verrebbero usati come vere e proprie abitazioni.

Tante erano state le denunce dei cittadini per le nubi di fumo tossiche che si alzavano dal campo. E infatti le forze dell’ordine hanno trovato all'interno delle baracche una vera e propria fabbrica della rottamazione di ferro, acciaio e rame. “Un’ode all'illegalità”, l’ha definita il Comandante generale dei vigili Raffaele Clemente, che ha coordinato l’operazione con il suo vice Antonio Di Maggio e alla presenza di Raffaella Matarazzo, delegata per la sicurezza del Comune di Roma. "La smaltimento dei materiali al quale in un giorno lavorano decine di persone con un guadagno di centinaia di euro – ha spiegato Di Maggio – rappresenta il 30% della filiera del riciclo abusivo del metallo".
Per questo motivo è stata presa la decisione di sgomberare le baracche del campo di via Salviati, dove vivono 417 persone di etnia bosniaca e serba, tra cui 100 bambini. Rimarrà intatto invece quello adiacente, abitato dall'etnia serba. “Auspico che l’intervento di ieri possa essere un passo avanti per ristabilire una qualità di vita migliore sia per gli occupanti autorizzati dell’insediamento, sia per i residenti del territorio limitrofo, senza diminuire l’attenzione, per iniziare un percorso di vera risoluzione dell’ampia problematica che il nostro territorio si trova ad affrontare, senza dover giungere di nuovo ad affrontare delle vere e proprie emergenze”. Questo il commento di Emiliano Sciascia, presidente del IV Municipio ed esponente del Partito Democratico.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views