Via Ostiense vietata a moto e bici nel tratto dove è morta Elena Aubry: “Buche pericolose”
Dallo scorso venerdì 16 agosto via Ostiense è stata interdetta al vietata al traffico di moto, motorini, scooter e biciclette nel tratto compreso tra via Capitan Consalvo e via di Castel Fusano alla periferia di Ostia. Tre chilometri di strada che sembra bombardata e le buche assomigliano ad altrettanti crateri. Proprio qui, il 6 maggio del 2018, ha perso la vita Elena Aubry. La ragazza di 26 anni è morta mentre viaggiava in sella alla sua moto. A ricordarla un piccolo altare laico di fiori, sciarpe, biglietti attorno a uno dei grossi alberi al lato della carreggiata proprio nel punto dove è caduta Elena.
Per la procura Elena Aubry è stata uccisa dalle buche su via Ostiense
In questi mesi la mamma di Elena ha portato avanti una battaglia per veder riconosciute le responsabilità dell'asfalto sconnesso per la morte della figlia, ma anche per cambiare per rendere le strade della capitale più sicure mobilitando moltissimi cittadini che armati di bombolette hanno cominciato a segnalare le troppe e pericolose buche in giro per Roma. Lo scorso luglio la Procura di Roma ha chiuso le indagini sulla morte della giovane, indagando per omicidio colposo omicidio colposo alcuni dirigenti del Campidoglio: secondo le ricostruzioni 3d e le testimonianze raccolta Elena Aubry avrebbe perso il controllo della suo moto schiantandosi con violenza al suolo proprio per colpa delle buche presenti in quel tratto di via Ostiense. E ora dal Campidoglio corrono ai ripari per evitare nuove, gravi, conseguenze allo stato dell'asfalto nel tratto interessato fino alla fine dei lavori di manutenzione.