Vende sua figlia neonata per 20mila euro, in passato le fu tolto anche un altro bimbo

Nicoleta T. era pronta a vendere sua figlia appena nata per 20mila euro. Questo il prezzo che una donna italiana avrebbe pagato per adottare la piccola. Il piano è stato sventato la scorsa settimana dalla polizia di Latina, ma probabilmente non sarebbe mai andato in porto. Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, infatti, la donna acquirente, che per mesi ha finto di essere incinta per non destare sospetti, ha rifiutato la neonata perché mulatta e ha fatto per questo saltare la compravendita. Entrambe le donne sono state arrestate insieme a un intermediatore.
La mamma agli arresti domiciliari ha già avuto un figlio, nato nell'ottobre del 2014, affidato ai servizi sociali. E' stata lei stessa a raccontare la vicenda agli investigatori: "In quei giorni ero anche un poco depressa, avendo già passato dei brutti momenti per un precedente bambino che avevo partorito il 13 ottobre 2014 da una precedente relazione con un marocchino attualmente in carcere a Velletri, e che i servizi sociali mi avevano tolto", le parole della donna riportate dal Messaggero. "Il 20 febbraio – racconta Nicoleta – ci incontrammo con la donna acquirente a Latina e andammo con l'auto ad Anzio dove feci fare, da sola, la visita al nido alla bambina. Youssef (l'intermediatore) mi raggiunse al nido mentre Francesca (la nuova mamma) attendeva fuori. La visita andò bene, tornammo a Latina insieme alla piccola. Youssef riprese a chiedere a Frabcesca i soldi che gli doveva, pressandola e minacciandola che non le avrebbe mai dato i documenti. Questa storia è andata avanti ancora un paio di giorni, fin quando Francesca non ha riportato la bambina".