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Vende foto della fidanzata 18enne in cambio di droga: il pusher la ricatta e pretende video intimi

Si tratta di un uomo di 31 anni che oggi è stato condannato con il rito abbreviato a cinque anni di reclusione per violenza sessuale, tentata violenza sessuale e revenge porn. Era arrivato al punto da costringere la ragazza a incontrarlo per avere rapporti sessuali con lui, altrimenti avrebbe messo foto e video su Instagram.
A cura di Natascia Grbic
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L'aveva ricattata costringendola a masturbarsi in video, altrimenti avrebbe mandato a tutti delle foto intime che le aveva fatto il fidanzato. Non l'ha però passata liscia un uomo di 31 anni che nel 2019 aveva reso letteralmente impossibile la vita a una ragazza di poco più di 18 anni: violente le sue richieste, violento il suo atteggiamento. Ma oggi quell'uomo è stato condannato a cinque anni di reclusione con le accuse di violenza sessuale, tentata violenza sessuale e revenge porn. È riuscito ad accedere allo sconto di un terzo della pena chiedendo il rito abbreviato, ma la condanna è arrivata lo stesso dal Tribunale di Roma.

Tutto è cominciato a settembre 2019, quando il fidanzato della ragazza è andato dall'uomo per comprare 25 grammi di hashish. Non avendo i soldi per pagare, ha pensato bene di dargli delle foto intime che aveva scattato insieme alla sua ragazza: un gesto ignobile, che lei non si sarebbe mai aspettata. Una volta ricevute foto e immagini, il 31enne ha deciso di spingersi ancora oltre: ha trovato la ragazza sui social network e ha iniziato a ricattarla, dicendole che se non avesse fatto tutto ciò che lui desiderava avrebbe mandato quelle foto agli amici e alla famiglia. Le avrebbe messe su Facebook e Instagram e avrebbe tappezzato le vie del quartiere. Lei, spaventata, ha fatto ciò che lui ordinava.

E così per la giovane sono cominciati mesi di agonia e terrore. Dalle indagini è emerso che il 31enne l'aveva costretta a "riprendersi in video nell'atto di compiere atti sessuali consistiti in atti di autoerotismo violenti". Dopodiché le ha detto di volerla incontrare dal vivo. Anche lì, le minacce: "Se dai buca domani, ho salvato video, foto, carico su Facebook e Instagram, già fatto stampa di 500 fotocopie delle foto che manderò ai tuoi familiari e le faccio girare sui muri del quartiere". Secondo l'accusa, ha compiuto in modo spregevole "atti idonei diretti in modo non equivoco a costringere la ragazzina a concedersi per un rapporto sessuale anche con atti violenti". Lei lo ha denunciato e ora è in carcere, a scontare la sua pena.

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