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Velletri, detenuto appena scarcerato aggredisce gli agenti e distrugge le auto della polizia

Follia nel pomeriggio di ieri nel carcere di Velletri, in provincia di Roma: un detenuto appena rilasciato ha distrutto alcune volanti della Polizia Penitenziaria e si ha poi aggredito gli agenti. L’uomo, dopo aver sferrato un pugno ad un agente, si è scagliato con calci e pugni su alcuni colleghi, per evitare l’arresto.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Sabato pomeriggio di follia nel carcere di Velletri, in provincia di Roma. Un detenuto, appena rilasciato causa sospensione della pena, ha distrutto alcune volanti della Polizia Penitenziaria nel parcheggio. Gli agenti sono immediatamente intervenuti per cercare di fermarlo: in tutta risposta, l'uomo ha colpito con un pugno al volto un assistente capo della Penitenziaria, e si è poi scagliato con calci e pugni sugli altri agenti per evitare l'arresto. Gli agenti sono riusciti a fermarlo: l'uomo sarà giudicato con rito direttissimo.

A raccontare l'accaduto è Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del Sappe, il sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria. "A Velletri si è vissuta una situazione folle e assurdo. Verso le 15:30, un detenuto scarcerato per sospensione della pena appena uscito dal carcere ha danneggiato le autovetture del personale di Polizia Penitenziaria  all'interno del parcheggio. Il personale è immediatamente intervenuto per fermarlo ma l’uomo ha aggredito prima un Assistente capo della Polizia Penitenziaria, sferrandogli un pugno in pieno volto, e poi, per sottrarsi all'arresto, ha iniziato a colpire con calci e pugni gli altri Agenti. Il balordo è stato tratto in arresto e verrà processato con giudizio diretto lunedì 26. Questa è l’ennesima situazione ad alta tensione che si registra in un carcere del Lazio e dovrebbe fare seriamente riflettere sulla necessità di adottare opportuni provvedimenti per scongiurare ulteriori fatti violenti contro poliziotti penitenziari".

Dura anche la reazione di Donato Capece, segretario generale del sindacato: "Il sistema delle carceri non regge più, è farraginoso. Sono state tolte, ovunque, le sentinelle della Polizia Penitenziaria sulle mura di cinta delle carceri, le telecamere ed i sistemi anti intrusione ed anti evasione spesso non funzionano, le aggressioni contro i poliziotti penitenziari – che non hanno alcuno strumento di difesa – sono all’ordine del giorno e questo è gravissimo. I vertici del Ministero della Giustizia devono assumere urgenti e concreti provvedimenti per fronteggiare questa grave emergenza".

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