Una cancellata per proteggere la scalinata di Trinità dei Monti dopo il restauro: è scontro
I suoi 135 gradini in travertino sono famosi in tutto il mondo. Parliamo della scalinata di Trinità dei Monti, a Roma, che il 21 settembre tornerà al suo antico splendore dopo i lavori di restauro finanziati, con un milione e mezzo di euro, da sponsor privati. Adesso proprio gli stessi sponsor, in prima linea il presidente della maison di gioielli Bulgari, chiedono però di adottare misure drastiche per preservare dall'incuria di turisti (e romani) la scalinata. E tra queste misure c'è chi invoca anche un cancellata che impedisca l'accesso alla scalinata in determinate ore, specialmente notturne.
A esprimere i maggiori dubbi sul destino della scalinata dopo il restauro è Paolo Bulgari: "Se non si mettono regole ben precise, Trinità dei Monti tornerà il bivacco di sempre. Tempo pochi mesi e sarà di nuovo in mano ai ‘barbari'", ha detto il presidente della casa di gioielli al quotidiano "La Repubblica". La soluzione, secondo Bulgari, è semplice: "Mettere un cancello o una barriera in plaxiglass non mi sembra un'impresa impossibile. Anzi. E questo non vuol dire ‘ingabbiare la cultura', bensì tutelarla".
L'assessore Bergamo e il sovrintendente: "No alla cancellata"
D'accordo con lui ci sono altri commercianti della zona, come Gianni Battistoni dell'omonimo negozio in via Condotti. Ma l'ipotesi di una cancellata che impedisca l'accesso alla scalinata viene giudicata "improponibile" dal sovrintendente dei Beni culturali, Claudio Parisi Presicce, e non è a quanto pare assolutamente nei piani del Campidoglio. L'assessore alla Cultura Luca Bergamo ha invece spiegato che il Comune di Roma intende aumentare i controlli e la sorveglianza per la scalinata appena restaurata.
Il dibattito su come preservare l'opera architettonica Settecentesca riflette quello, più ampio, sulla tutela dei tanti beni artistici e monumenti della Capitale (ma il discorso si potrebbe ampliare a tutta Italia). Si confrontano diverse visioni: quella di un turismo legato alla quantità contrapposto a un turismo di qualità; misure in qualche modo "repressive" contro un'educazione al rispetto del bello e dei monumenti che è sicuramente più difficile da perseguire, ma sarebbe indubbiamente simbolo di una piena maturità e coscienza civica da parte di cittadini e turisti. Certo, sono ancora impresse nella mente le immagini dei tifosi olandesi che danneggiarono la fontana della Barcaccia in piazza di Spagna, proprio ai piedi di Trinità dei Monti. Segno che di lavoro da fare ce n'è ancora molto.