Un tumore osseo scambiato per una frattura e muore a 21 anni: medici sotto accusa
Due medici della clinica "Nuova Itor" ora rischiano il processo con la pesantissima accusa di lesioni gravissime e omicidio colposo. Per il pubblico ministero Mario Ardigò se non avessero scambiato per una frattura un tumore osseo ora Domenico Natale sarebbe ancora vivo e non avrebbe passato gli ultimi mesi di vita tra le sofferenze con una gamba amputata.

Domenico è morto a 21 anni il 30 ottobre del 2014, mentre la gamba gli era stata amputata nel luglio dell'anno precedente. Il padre del ragazzo, Pino Natale le cui parole sono riportate dalle pagine del Corriere della Sera, ne è convinta: "Se non avessero sbagliato, mio figlio sarebbe ancora vivo". Ora sarà il gip a dover decidere se i due medici dovranno andare a processo o meno.
Secondo le indagini i due medici non hanno mai predisposto gli approfondimenti per appurare se la tumefazione che Domenico aveva al ginocchio fosse davvero dovuta ad un trauma: il ragazzo negava di aver preso botte giocando a calcetto o praticando sport, ma i medici non gli diedero retto non prendendo in considerazione che si trattasse di neoplasia ossea, esplosa dopo l'operazione di amputazione.