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Umberto I, bimba muore a sei anni di varicella: indagato medico per omicidio colposo

Un medico nefrologo del Policlinico Umberto I rischia di finire a processo con l’accusa di omicidio colposo, in riferimento alla morte di Aicha, una paziente di soli sei anni deceduta per una fulminante forma di varicella.
A cura di Va.Re.
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Un medico del reparto pediatrico del Policlinico Umberto I di Roma, specializzato in Nefrologia, è stato accusato di omicidio colposo e ora rischia di finire sotto processo. La pesante accusa è in riferimento al decesso di Aicha, una bambina di soli sei anni di origine marocchine, deceduta dopo un mese di ricovero.

Secondo il pubblico ministero Elena Neri, il medico avrebbe delle responsabilità nella morte della piccola: secondo le cartelle cliniche passate al setaccio dalla Procura, il dottore avrebbe prescritto per la bambina un dosaggio eccessivo di cortisone che, aggravando una patologia già in atto, ne avrebbe così provocato la morte. "Una terapia non adeguata come trattamento terapeutico della glomerulonefrite post-infettiva dalla quale la minore era affetta", che avrebbe portato ad "un'evoluzione fulminante e fatale della varicella già contratta dalla paziente".

È il 30 marzo del 2014 quando Aicha varca la soglia del Policlinico Umberto I: lamenta forti dolori alla schiena, così i genitori allarmati si decidono a portarla in ospedale. Qui gli viene diagnosticata un'infezione renale e il nefrologo le somministra il cortisone. Il 10 aprile la piccola viene dimessa ma ha subito dopo una ricaduta, ricoverata nuovamente in condizioni critiche muore in ospedale il 24 aprile.

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