Tubercolosi alla Sapienza, studente ricoverato allo Spallanzani: “Non c’è rischio contagio”
"Gentile studente, qualora la S.V. abbia frequentato i corsi sottoelencati dall'1 al 31 maggio 2019, è pregata di rispondere urgentemente e comunque entro dieci giorni dalla presente a questa mail al fine di effettuare quanto in oggetto (Indagine ai fini amministrativi e della prevenzione pubblica e della sicurezza, N.d.R.)". Quello che vi riportiamo è il testo di una mail che hanno ricevuto alcuni studenti della facoltà di Filosofia dell'Università La Sapienza di Roma, invitati poi a presentarsi all'Asl di competenza territoriale per degli accertamenti. E quando i ragazzi hanno varcato la soglia dell'ambulatorio sono stati sottoposti al test per la tubercolosi. Il motivo? Uno studente di Villa Mirafiori è stato ricoverato da qualche giorno in isolamento all'ospedale Spallanzani dove gli è stata diagnosticata proprio la Tbc. E così l'università sta contattando tutti coloro che potrebbero essere entrati in contatto con lui per invitarli a recarsi presso l'Asl di competenza ed effettuare gli esami.
È stato lo stesso studente a inviare un sms ai suoi compagni di facoltà per informarli sulla situazione. "Vi consiglio di andare dal vostro medico curante per prendere delle precauzioni, soprattutto le persone con cui sono stato più a contatto in luoghi chiusi. Non rischiate certamente di prendere una tubercolosi a vostra volta, ma una fastidiosa infezione di grado minore che se non prevenuta può dare molti problemi. Quindi se potete fate le analisi, così da levarci questa spina nel fianco". A calmare gli animi, anche l'università La Sapienza, che a Il Corriere della Sera ha smentito il presunto ‘allarme Tbc". "Abbiamo seguito una prassi obbligatoria in questi casi, e non risulta nessun contagio – hanno dichiarato da piazzale Aldo Moro – La procedura è la comunicazione alla Asl dei nomi non solo di parenti ed amici, ma anche di persone in qualche modo vicine a chi ha contratto la malattia. Così abbiamo mandato mail agli studenti probabilmente da lui avvicinati, e trasmesso l’elenco alla Asl, come richiesto. Ribadiamo che si tratta di un unico caso segnalato e che non vi è stata in alcun modo trasmissione. I controlli sono avvenuti per la cautela d’obbligo in questi casi".