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Beppe Signori truffato dal compro-oro: spariti 12 orologi di lusso

L’ex attaccante della Lazio li aveva portati per farli valutare, ma la dipendente del negozio li impegna per errore al Monte di Pietà.
A cura di Enrico Tata
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Dodici orologi di lusso, tra cui un Rolex, due Patek Philippe, altrettanti Frank Muller e un anello in oro. Beppe Signori avrebbe deciso di farli valutare da un negozio specializzato nel 2010. La moglie dell’ex attaccante della Lazio porta gli orologi in un compro-oro di Boccea, dove la dipendente li riceve in consegna rilasciando alla cliente una regolare ricevuta per la merce presa in carico. “Nel corso dei mesi – ha spiegato Signori- nonostante svariati tentativi, non sono più riuscito a rientrare in possesso degli orologi e dell'anello. Anzi la dipendente mi ha riferito che purtroppo, per un mero errore da parte della ditta, i miei averi erano stati impegnati al Monte di Pietà”.

Per questo Patrizia Trimarchi, la commessa del negozio, è stata denunciata dall’ex calciatore e ora è accusata del reato di appropriazione indebita. Alla sbarra, insieme a lei, nell'ambito dello stesso procedimento, è finito anche un trentaquattrenne originario di Frosinone. A differenza della dipendente del compro-oro, l'uomo, trovato in possesso di alcuni degli orologi di appartenuti alla vittima, dovrà però rispondere dell'accusa di ricettazione. Solamente un mese più tardi rispetto allo spiacevole incidente capitato all'attaccante, sette degli orologi scomparsi sarebbero poi infatti stati identificati con quelli trovati in possesso del presunto ricettatore.

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