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Trovato delfino morto tra gli scogli di Ostia: “Attenzione, non toccatelo: rischio contagio”

Delfino trovato morto tra gli scogli di Ostia. Tanti sono stati i casi di delfini spiaggiati nel litorale laziale e toscano e la causa più probabile, ma ancora da accertare, è il morbillovirus, che può essere portatore di patogeni trasmissibili anche agli esseri umani. Per questo è importante non avvicinare o toccare il delfino fino all’arrivo degli esperti.
A cura di Enrico Tata
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Delfino trovato morto sugli scogli ad Ostia
Delfino trovato morto sugli scogli ad Ostia

È stato trovato un delfino morto sugli scogli tra il porto di Ostia e Fiumara Grande. La notizia è stata diffusa da Oceanomare Delphis, la onlus che si occupa del censimento, dello studio e dell'osservazione dei ‘delfini capitolini'.  "La segnalazione ci è arrivata grazie alla collaborazione instaurata con il X Municipio di Roma, prendendo atto del buon funzionamento dell’effetto rete generato dalla segnalazione di un cittadino, Francesco Vitolo e Alessandro Ieva, rispettivamente Presidente della Commissione e Assessore all’ambiente del municipio, la Capitaneria di Porto di Roma, l'Osservatorio Ambientale, la Lipu e gli altri enti preposti".

"Non toccatelo, rischio contagio"

Sul posto interverranno gli esperti degli istituti zooprofilattici di Lazio e Toscana, che si occuperanno di stabilire con certezza le cause della morte del cetaceo. Tanti sono stati i casi di delfini spiaggiati nel litorale laziale e toscano nel corso dell'estate e la causa più probabile, ma ancora da accertare, è il morbillovirus, che può essere portatore di patogeni trasmissibili anche agli esseri umani. Per questo, spiegano gli esperti, è importante non avvicinare o toccare il delfino per il momento. "Considerato che negli ultimi mesi sono stati numerosi gli spiaggiamenti di delfini nel nord Tirreno (in Toscana sono arrivati a 41 spiaggiamenti di delfini, tra stenelle e tursiopi), che il principale indiziato delle cause di morte è il morbillivirus (ancora da accertare con sicurezza), causa di epidemie di cetacei negli anni novanta, e che gli animali possono essere portatori di patogeni trasmissibili all'uomo, è importante che l'animale non venga toccato o avvicinato fino al momento dell'arrivo degli esperti", informa Oceanomare Delphis.

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