Trovate taniche di gasolio e una busta per i Forestali davanti gli uffici del Parco del Circeo
Tre taniche di gasolio e una busta indirizzata al comandante dei carabinieri forestali sono state lasciate questa mattina davanti agli uffici del Parco Nazionale del Circeo a Sabaudia. Sul posto, per verificare il contenuto del plico, sono arrivati gli artificieri e per il momento il pacco ancora non è stato aperto. Sulla vicenda indagano i carabinieri del comando provinciale di Latina. Per il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, si tratta di un gesto "volto a condizionare chi ogni giorno lavora e lotta per la tutela della legalità e dell'ambiente in una zona sotto attacco del malaffare e degli appetiti criminali. Nella mia vita ho condotto tante indagini contro i criminali ambientali e so che significa essere minacciati". Il ministro ha quindi espresso vicinanza e solidarietà ai Carabinieri Forestali che controllano e presidiano il parco sul litorale a sud di Roma, provincia di Latina. Per Costa si tratta di "un attentato vile. Ecco perché è urgente tutelare i parchi. Ecco perché stiamo lavorando pancia a terra, tutti i giorni, con tutte le forze politiche, per portare a casa nel minor tempo possibile le nomine, proprio a partire da quella del Circeo. È una nuova visione quella che stiamo portando avanti: competenza, lotta contro l'illegalità e trasparenza devono viaggiare insieme. E così stiamo facendo".
Di Maio: "Lettere e taniche non fermeranno chi difende la nostra terra"
Dello stesso tenore le parole del vice presidente del Consiglio, Luigi Di Maio, che su Facebook ha scritto: "Oggi sembra che sia avvenuto l'ennesimo atto vigliacco ai danni di chi ogni giorno difende la nostra sicurezza, la nostra terra e i cittadini che ci abitano. Taniche di benzina e lettere varie non fermeranno chi ogni giorno fa il suo lavoro, al servizio dello Stato e della sicurezza delle persone". Il ministro si dice fiducioso che le indagini condurranno all'individuazione degli autori: "Intanto ribadisco che ci batteremo contro tutti gli sciacalli che provano a intimorire donne e uomini che difendono il nostro Paese. Chi deve aver timore sono gli individui che si mettono contro i cittadini perbene, contro i territori e contro il nostro Paese".
"Quella busta ha innescato la macchina investigativa del Comando Provinciale, la nostra attenzione e la forte determinazione a intercettare e bloccare la minaccia sul nascere. Tutta la mia solidarietà a lui, ai suoi uomini, al suo lavoro. "L'ambiente" alimenta il malaffare 4.0 e noi lo sappiamo bene, per questo la nostra risposta sarà pugnace ora e sempre. Lo Stato c'è, è affianco al Maresciallo e alle persone oneste che non si piegano, sia chiaro a tutti", ha dichiarato la ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, sempre su Facebook.