Triplicati i casi di coronavirus nel Lazio: “Calata l’attenzione, diminuisce l’età dei contagi”
Sono aumentati i casi di coronavirus nel Lazio. Se nei giorni precedenti i nuovi contagi si erano attestati sui 9/11 al giorno, nella giornata di ieri sono schizzati a ben 31, di cui 14 nella città di Roma. E anche se non si è arrivati ai numeri del pieno della pandemia, è innegabile che i casi nella regione siano triplicati. "Lo dico da giorni vi è un calo di tensione e questo produce inevitabilmente un aumento dei casi e registriamo un abbassamento anche dell’età dei contagi – ha dichiarato l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato – C’è bisogno per chi arriva da zone ad alta incidenza di circolazione del virus che sia posto in isolamento per evitare che le regole extra Schengen vengano aggirate con gli scali intermedi".
Coronavirus nel Lazio, aumentano i contagi
Negli ultimi giorni sono aumentati i casi di positivi tra le persone che arrivano dall'estero. Tra questi, due dipendenti del World Food Program di rientro dalla Somalia segnalati da un medico delle Nazioni Unite, un ragazzo del Bangladesh di ritorno da Dacca, e una donna di rientro dal Perù Il volo era uno di quelli già attenzionati e su cui si era avviato un contact tracing internazionale. Sei casi invece sono stati registrati nella Asl Roma 2: uno è il bambino di un paziente deceduto dell’IRCCS San Raffale Pisana, cinque sono invece riferiti a un unico cluster familiare già noto e posto in isolamento domiciliare. Altre sei persone fanno invece parte di un cluster familiare di Zagarolo: si tratta di una famiglia possibile caso indice dei casi dei due fratellini del centro estivo e della cena scolastica sulla Casilina. A quanto si apprende, la famiglia avrebbe ospitato i due fratellini poi risultati positivi.