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Tre donne cantano “Bella Ciao” contro CasaPound, la Questura di Roma: “Socialmente pericolose”

Tre donne sono state convocate dalla Questura di Roma dopo aver ricevuto un “avviso orale”, riservato a persone “socialmente pericolose dedite alla commissione di reati”. Le tre, attiviste antifasciste, lo scorso 20 maggio avevano cantato “Bella Ciao”, canto della Resistenza italiana, in direzione di un gazebo di CasaPound.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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"Quando essere antifasciste rende ‘socialmente pericolose'". È questo il titolo della nota diffusa su Facebook da Rete Roma Sud. Il motivo? Tre donne della Garbatella, quartiere proprio della periferia meridionale di Roma, tre attiviste antifasciste, hanno ricevuto un "avviso orale" dalla Questura capitolina e sono state convocate. L'avviso orale è un provvedimento emanato dal questore e previsto dall'articolo 3 del "Codice antimafia" nei confronti di soggetti "socialmente pericolosi dediti alla commissione di reati".

Hanno cantato Bella Ciao contro CasaPound

Cosa hanno fatto le tre donne in questione per essere convocate dalla Questura? Stando a quanto si apprende dalla nota diffusa dalla rete antifascista, le tre – due delle quali non si conoscono neppure tra di loro – lo scorso 20 maggio hanno partecipato a un corteo antifascista a Roma. Giunte in largo Leonardo Da Vinci, le tre avrebbero intonato "Bella Ciao", canto della Resistenza italiana, in direzione di un gazebo di CasaPound.

"Sono anni che chi difende i principi dell'antifascismo e lotta sui propri territori viene costantemente colpito da meccanismi repressivi simili o peggiori di questi. Per quanto ci riguarda noi continueremo a farlo, perché crediamo nella giustizia sociale, nei diritti per tutte e tutti e nella legittimità di lottare per conquistarli e difenderli. Perché crediamo che in un Paese che sta identificando i più deboli come i nemici numeri uno, ci sia ancor più bisogno di questo" si conclude con queste parole il comunicato diffuso da Rete Roma Sud.

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