Trattati di Roma, prima protesta con sagome di poliziotti e filo spinato
"Questa mattina abbiamo costruito una rappresentazione simbolica di ciò che avviene tutti i giorni sui confini europei: muri, fili spinati, violenze da parte della polizia, divieto di transito, impossibilità di fuga, divieto di immaginare un futuro migliore": lo scrivono i manifestanti che stamane a Roma 4 punti nevralgici della città (all'imbocco della Tangenziale su via Prenestina, all'ingresso dell'A24 e nella zona di Ostiense) hanno attuato veri e propri blocchi, con finte ‘dogane' con poliziotti in sagome di legno e filo spinato. "Riteniamo – spiegano – sia necessario ricominciare a riflettere in prima persona,a partire dall’incontro fisico con la dimensione del confine,m su quello che è diventato ormai un tratto caratteristico del paesaggio europeo: il muro, la privazione continua della libertà di movimento, la negazione del diritto di scegliere dove andare e dove restare".
La polizia locale di Roma, che oggi sta operando con più di 400 agenti ha rimosso i blocchi sulle carreggiate del ponte Settimia Spizzichino (alla Garbatella): gli ostacoli alle circolazione consistevano in diversi rotoli di filo spinato, sagome raffiguranti agenti di polizia, finti cartelli stradali, nonché volantini e manifesti di protesta, il tutto attribuito ad una sedicente associazione al vaglio degli investigatori. Pattugliamenti sono in corso nell'area della Garbatella, poiché alcuni testimoni hanno riferito della presenza di una trentina di persone con volti celati da passamontagna, che si sono dati alla fuga alla vista delle pattuglie.