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Trastevere, nel ristorante per turisti si cucinava tra i rifiuti

Dieci le attività commerciali passate al setaccio dalla task force della Polizia Locale, assieme ad Aequa Roma e agli ispettori dell’Inps, nel cuore di Trastevere. Chiuso un ristorante.
A cura di Va.Re.
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Dieci le attività commerciali passate al setaccio dalla task force della Polizia Locale, assieme ad Aequa Roma e agli ispettori dell'Inps, nel cuore di Trastevere, sette di somministrazione e tre di vicinato, tra Piazza Gioacchino Belli, via della Lungaretta, piazza del Drago e vicolo del Buco. In tutto 399.091,00 le tasse evase: 270.550,00euro di evasione per la tassa rifiuti (Tari), 33.278,00 euro di mancato pagamento del canone occupazione suolo pubblico (Cosap) e 95.262,00  euro di evasione per il canone relativo alle iniziative pubblicitarie (CIP).

Sigilli ad un ristorante in cui sono state riscontrate scarse condizioni igienico sanitarie e strutturali, verificate dal personale dell'Asl. Ecco quello che si sono trovati di fronte gli ispettori: impastatrici sporche, magazzini promiscui, pseudo spogliatoi, ma soprattutto alimenti conservati in cattivo stato e prodotti congelati in maniera del tutto inappropriata, senza regolari precauzioni di conservazione e cura degli alimenti. Due le frodi in commercio riscontrate, due sanzioni ad esercizi privi del requisito della sorvegliabilità, aspetto per il quale sono stati avviati procedimenti per l’eventuale chiusura delle strutture.

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