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Traffico soldi e diamanti, arrestati agenti corrotti: aiutavano a eludere controlli all’aeroporto

I due si trovano agli arresti domiciliari insieme a un cittadino siriano accusato di averli corrotti. Secondo quanto appurato dalle indagini, gli agenti avrebbero ricevuto soldi per aiutare l’uomo e le persone da lui indicate a eludere i controlli all’aeroporto di Fiumicino. Tra loro, un cittadino messicano che ha esportato valuta e diamanti non dichiarati.
A cura di Natascia Grbic
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Questa mattina gli agenti della Squadra Mobile, in collaborazione con gli agenti della 5^ Zona Polizia di Frontiera Lazio hanno arrestato tre persone, un cittadino siriano e due poliziotti. Una quarta persona, conosciuta come ‘il messicano', è stata raggiunta dal divieto di dimora e accesso nel territorio di Roma. Secondo quanto appurato dalle indagini, i due poliziotti sarebbero stati corrotti da K.G., cittadino siriano: i due, fratelli gemelli di 48 anni che lavoravano all'aeroporto di Fiumicino, avrebbero accettato denari e favori dall'uomo. In cambio, sia lui sia le persone da lui indicate, non venivano sottoposte ai normali controlli di sicurezza in entrata e in uscita dai terminal. In particolare il cittadino messicano, che riusciva così a esportare valuta e diamanti non dichiarati.

Arrestati poliziotti corrotti: le indagini cominciate nel 2018

Le indagini che hanno portato all'arresto dei due fratelli poliziotti sono iniziate nel 2018. Coordinare dalla Direzione distrettuale antimafia e dalla procura della Repubblica, sono terminate nel 2019. Gli investigatori hanno inizialmente ipotizzato l'esistenza di un'organizzazione criminale composta soprattutto da cittadini extracomunitari, il cui obiettivo era falsificare documenti per la successiva regolarizzazione di altri cittadini stranieri. In particolare nel gruppo era emersa la figura di K. G.: siriano ma da diversi anni in Italia, imprenditore con un tenore di vita molto alto, secondo gli investigatori era un personaggio di spicco all'interno dell'organizzazione. E da lui sono partite le intercettazioni, arrivando così a scoprire che spesso parlava con i poliziotti operativi a Fiumicino. Gli incontri sarebbero avvenuti sempre nei ristoranti di sue proprietà: ed era lì che i due avrebbero ricevuto le istruzioni su come comportarsi sul lavoro. Ora sono finiti tutti e tre agli arresti domiciliari: l'accusa di cui dovranno rispondere è corruzione.

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