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Tor Vergata, case popolari vendute come appartamenti: 9 denunciati

Due società edilizie chiedevano 1.059 euro al metro quadro, circa 100 euro in più del massimo approvato dal Comune di Roma, pari a 966 euro per ogni metro quadrato. Sequestrati 13 appartamenti.
A cura di Enrico Tata
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Case popolari in zona Tor Vergata vendute a prezzo maggiorato. Esattamente a 1.059 euro al metro quadro, circa 100 euro in più del massimo approvato dal Comune di Roma, pari a 966 euro per ogni metro quadrato. È la truffa che coinvolge le cooperative edilizie “Lega San Paolo Auto” e “San Paolo V Auto”. Questa mattina, la Guardia di Finanza ha sequestrato 13 appartamenti romani, per un valore totale di 3.511.950 euro, e le quote societarie delle cooperative edilizie coinvolte, per un valore complessivo di 2.341.193 euro. Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Roma, hanno alzato il velo sulla gestione di alcune cooperative specializzate nella costruzione di immobili di edilizia popolare convenzionata, destinatarie anche di finanziamenti da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, proprio per facilitare l’acquisto di case da parte di persone economicamente o socialmente deboli.

Le Fiamme Gialle hanno scoperto che 9 amministratori delle cooperative, dopo avere stipulato la convenzione con il Comune di Roma, ottenuto i finanziamenti pubblici e incassato le quote di prenotazione dai soci, avevano minacciato i futuri proprietari degli appartamenti che la stipula del contratto sarebbe avvenuta solo a un prezzo maggiorato. Sessantatre di loro hanno accettato, altri 13 invece si sono rifiutati e hanno denunciato il fatto alla Procura della Repubblica di Roma. I 9 amministratori avevano programmato di incassare un extra profitto di circa 1.383.000 euro, pari alla differenza tra il prezzo legittimo e quello richiesto ai 76 soci delle cooperative. Il giudice per l’udienza preliminare ha disposto anche il sequestro preventivo delle tredici unità immobiliari dei soci che hanno sporto denuncia, anche al fine di evitare ulteriori ritorsioni contro di loro.

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