Tor Sapienza, riesplode la protesta: tre cassonetti incendiati
“La calma è solo apparente. Basta un nonnulla per far scoppiare la scintilla”, spiega la portavoce del comitato Tor Sapienza-Morandi, Sandra Zammataro. Questa sera è riesplosa la protesta a Tor Sapienza: tre cassonetti sono stati spostati in mezzo alla strada e poi dati alle fiamme insieme a diversi penumatici. A pochi mesi dall'aggressione ai rifugiati del centro di accoglienza di via Morandi, nel quartiere periferico romano monta di nuovo la rabbia. “Il Campidoglio, nonostante le promesse, non ha ancora trovato soluzione importanti a problemi importanti – dice ancora Zammataro -Parliamo di occupazioni abusive, del centro di accoglienza e dei campi rom. Chiediamo che al più presto il Comune di Roma trovi una soluzione per il palazzo di sette pieni che fino ad oggi è ancora un centro di accoglienza e che rischia di diventare una nuova sede di occupazione, riproponendo lo stesso tipo di problema. Gli animi sono esasperati ed anche per chi si trova nei comitati è difficile gestire questo malessere”.
L'assessore alle Politiche sociali, Francesca Danese, ha fatto sapere che i migranti del centro di accoglienza di via Morandi saranno trasferiti già questa notte. “Per salvaguardare l'incolumità e la dignità dei 40 ospiti. Si tratta di una soluzione provvisoria in attesa di quella definitiva, alla quale stavo già lavorando”, dice Danese.