Tor Pignattara, a rischio la linea Termini-Centocelle. I comitati: “Salviamo il trenino”
Il trenino giallo che percorre la linea Termini-Centocelle-Giardinetti rischia di essere dismesso. L'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie ha infatti deliberato alcune limitazioni che sono entrate in vigore a partire dal primo luglio, e che vanno a pesare sulla circolazione di quella parte di Roma. La disposizione operativa 136 del 29/06/2019 di Atac ha stabilito che la velocità massima del trenino giallo sarà di 30km/h, che dovrà fermarsi a ogni attraversamento (anche con il semaforo verde) così come a tutti i deviatoi di linea non comandati da ACEI. Se di cancellazione ancora non si può parlare però, poco ci manca. Perché queste forti limitazioni alla viabilità del trenino giallo andranno ovviamente a incidere sulla mobilità di quel quadrante di Roma. Che sta già organizzando una protesta.
Trenino giallo di Tor Pignattara, la protesta dei comitati di quartiere
Solo un anno fa l'assessora ai Traporti Linda Meleo aveva dichiarato che il Comune di Roma avrebbe investito sulla linea Termini-Centocelle-Giardinetti, prolungandola fino a Tor Vergata. Una notizia che aveva soddisfatto gli abitanti della zona e che era stata accolta con favore. E che, invece, non ha mai visto la sua realizzazione. I comitati di quartieri sono insorti e hanno iniziato a organizzare la protesta, invadendo di e-mail il Comune e chiedendo che anche l'asse Labicano-Tor Pignattara abbia un sistema di circolazione degno di questo nome. "Basta fare carne da porco alla mobilità di Tor Pignattara – fa sapere il comitato di quartiere tramite il proprio sito – Avevamo accolto con grande soddisfazione il progetto di riqualificazione della Termini-Centocelle presentato ormai quasi due anni fa e a cui però non è stato dato mai seguito. Ora arrivano le prescrizioni dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie che limitano l’esercizio innescando una spirale che porterà alla distruzione della linea. L’asse Labicano e Tor Pignattara, con lo smantellamento del 105 e gli investimenti sulla mobilità a senso unico sulla Prenestina, non hanno un servizio di trasporto pubblico degno di questo nome".