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Tor Bella Monaca: nascondeva 475 “pezzi” di cocaina in un vano segreto dell’auto

Continua l’attività di repressione dello spaccio di stupefacenti nel quartiere di Tor Bella Monaca. La scorsa notte arrestati due pusher, un giovane di 22 anni e una donna di 36 anni, fermati in strada in possesso di cocaina già confezionata pronta per essere venduta ai clienti che affollano la piazza di spaccio.
A cura di Redazione Roma
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Il nascondiglio dell'auto dove era nascosta la cocaina
Il nascondiglio dell'auto dove era nascosta la cocaina

Continua la pressione delle forze dell'ordine sull'attività di spaccio nel quartiere di Tor Bella Monaca. La scorsa notte i Carabinieri della Stazione locale hanno arrestato due giovani pusher in due distinte operazioni. In via dell'Archeologia, una delle zone dove lo spaccio al dettaglio in strada è più diffuso, i militari hanno fermato un 22enne romano, che si aggirava con un fare ritenuto "sospetto". I carabinieri lo hanno così perquisito e hanno perquisito la vettura a noleggio che si trovava nei pareggi risultata nelle sue disponibilità.

Passando al setaccio l'auto, e avendo intuito che qui si nascondesse lo stupefacente, i militari sono riusciti così a scovare 475 "pezzi" di cocaina già confezionati e pronti per la vendita. Lo stupefacente era nascosto in quattro buste di cellophane celate in un vano ricavato dietro il computer di bordo dell'automobile. La cocaina era evidentemente destinata a rifornire non solo il 22enne, ma diversi altri pusher attivi sulla piazza di spaccio e che per ragioni di prudenza non tengono con sé la droga, mandandola a far prelevare dopo aver preso accordi con i clienti.

Podo dopo, questa volta in via Duilio Cambellotti, "sempre i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca, hanno arrestato una 36enne romana, con precedenti, subito dopo uno “scambio” sospetto. I militari intervenuti, hanno trovato la donna in possesso di 15 involucri di cocaina". Il giovane e la donna fermati sono stati trattenuti in caserma in attesa di essere giudicati con il rito per direttissimo con l'accusa di possesso ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

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