Tor Bella Monaca, arrestati 5 pusher in via dell’Archeologia: spacciavano cocaina ed eroina
Cinque persone sono state arrestate ieri a Tor Bella Monaca in via dell'Archeologia, nota piazza di spaccio della zona. I fermi sono avvenuti nell'ambito di controlli mirati nel quartiere, che nelle ultime settimane stanno avvenendo sempre più spesso per contrastare il narcotraffico nella capitale. I carabinieri hanno arrestato quattro uomini, tutti sorpresi in possesso di diverse dosi di cocaina ed eroina, e portato in carcere un altro individuo per le continue violazioni degli arresti domiciliari. A essere portate in carcere, tutte persone di età compresa tra i 30 e i 40 anni: il primo pusher è stato notato in via dell'Archeologia, mentre si muoveva nella piazza con fare sospetto. A quel punto i carabinieri si sono avvicinati per identificarlo e perquisirlo, trovando nelle sue tasche sedici dosi di cocaina già pronte per la vendita. Il secondo è stato fermato sempre in via dell'Archeologia: si tratta di un uomo di 33 anni, preso mentre stava cedendo della droga a un cliente, che si è invece sottratto all'identificazione perché datosi alla fuga. L'arrestato, noto alla polizia e con precedenti penali, è stato trovato in possesso di alcune dosi di cocaina ed eroina.
Tor Bella Monaca, 5 arresti in via dell'Archeologia: pusher in carcere
Fermati, sempre a Tor Bella Monaca e sempre nella stessa giornata, anche un ragazzo di 21 anni e uno di 30. Entrambi sono stati trovati in possesso di ingenti quantitativi di droga già pronti e dosati per essere venduti: il 21enne aveva con sé ben 33 dosi di eroina, mentre il 30enne ne aveva 24 di cocaina. Tutti sono stati condotti in carcere. Anche un quinto uomo è stato fermato durante i controlli, ma non perché colto in flagrante mentre spacciava droga come gli altri: a causa delle numerose violazioni degli arresti domiciliari segnalate dalle forze dell'ordine all'Autorità Giudiziaria, gli è stato notificato l'aggravamento della misura cautelare. Così, ha dovuto lasciare la sua abitazione e recarsi in carcere.