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“Togliti, m’attacchi l’Ebola”: donna africana aggredita sul bus

L’insulto razzista di una ragazzina contro una africana ventisettenne, su un bus a Grotte Celoni si trasforma in una furiosa lite. Intervengono i parenti della adolescente che picchiano la donna. Il caso approda in procura.
A cura di Redazione Roma
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"E fatti più in là che m'attacchi l'Ebola!". La frase urlata da una ragazzina insieme alle sue amiche, contro una donna della Nuova Guinea, una ventisettenne che era sul suo stesso affollato bus, quasi al capolinea, ha generato una furiosa lite. Il fatto è accaduto a Roma, nei pressi del capolinea di Grotte Celoni, periferia romana, come racconta Il Messaggero. Il fatto è avvenuto lunedì, verso l'ora di pranzo: la ragazzina vomita il suo insulto razzista, spalleggiata dalle amiche. La donna, Fataomata Sompare, in Italia da 4 anni, residente col compagno a Torre Maura, si arrabbia e risponde per le rime. Non finisce qui: dalle parole si passa alle mani perché dopo la ragazzina intervengono alcuni parenti che picchiano la donna africana: è necessario l'intervento delle forze dell'ordine per far tornare poi tornare la calma. "Mi hanno detto che ho l'Ebola e che dovevo scendere dal bus" racconterà poi la donna ad Alessandro Corbelli, l'uomo con cui convive e che attraverso il suo legale, Andrea Masotta, ha annunciato che denuncerà il caso alla procura, scrive Il Messaggero.

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