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Toelettatore s’incatena al suo negozio contro Fase 2: “Contatti solo con animali, fateci aprire”

I toelettatori sono tra le categorie che più stanno soffrendo la crisi economica generata dalla pandemia globale da coronavirus. Assimilati alla categoria dei parrucchieri, non possono riaprire prima del primo giugno: eppure non hanno nessun contatto diretto con le persone, solo con gli animali. Per protesta, Fabrizio Di Giallorenzo si è incatenato alla porta del suo negozio.
A cura di Natascia Grbic
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Fabrizio Di Giallorenzo di mestiere fa il toelettatore. Aiuta gli animali a stare meglio, a rimanere puliti, e anche a non portare troppa sporcizia in casa dei loro amici umani. Un servizio molto importante, che punta sia al benessere di cani e gatti, sia a quello dei loro padroni. Dall'inizio dell'emergenza coronavirus il suo negozio è chiuso: il codice Ateco dei toelettatori, infatti, si trova immediatamente sotto quello dei parrucchieri. E sono stati assemblati con le aperture, anche se il loro lavoro è completamente diverso. "Non abbiamo nessun contatto diretto con le persone, solo con gli animali – spiega Fabrizio – Per legge nel laboratorio non possono entrare i non addetti ai lavori, quindi il proprietario lascia il cane e se ne va".

Da quattro giorni Fabrizio Di Giallorenzo si è incatenato davanti al suo negozio. Sulla porta ha affisso una serie di cartelli per sensibilizzare le persone rispetto al suo problema e far capire che la sua è una di quelle attività che dovrebbero rimanere aperte. Mangia e dorme per terra, e non ha intenzione di desistere dalla sua protesta. Anche se, spiega, questa probabilmente prenderà una forma differente nel momento in cui le sue condizioni fisiche giungeranno al limite.

"La mia è una protesta mirata alla cura degli animali. Ci martellano e dicono che dobbiamo lavarci sempre le mani: il cane però dorme nel letto, sta a casa con noi, anche lui va tenuto come il proprietario". A supportare la protesta di Fabrizio, anche i suoi clienti, che ogni giorno passano e gli portano da mangiare. Insieme a loro, anche gli amici a quattro zampe, che avrebbero bisogno di una bella pulita. "Non capisco questa cosa, dobbiamo tenere gli animali puliti? – chiede una signora – Allora aprite, stiamo tenendo i cani sporchi da quasi tre mesi". "Abbiamo giustamente aperto ferramenta, negozi per cellulari, le librerie – rincara la dose un uomo – Ma poi mi chiedo una cosa: ma tutti i soldi che lui ci sta rimettendo, chi glieli ridà?".

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