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Tmb Salario, Caudo in Commissione Ecomafie: “Raggi irresponsabile, vogliamo dati diossine nell’aria”

Il presidente del III municipio Giovanni Caudo è intervenuto alla Commissione Ecomafie per presentare i problemi legati al Tmb Salario. Da quando è chiuso non ci sono più cattivi odori per il quartiere, ma quello che il minisindaco ha chiesto è di fare luce sui dati delle diossine rilevati dagli impianti Arpa.
A cura di Natascia Grbic
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Il presidente del III municipio Giovanni Caudo è intervenuto ieri nel corso della commissione Ecomafie sul rogo del Tmb Salario. Da anni i residenti della zona lamentavano i cattivi odori provenienti dall'impianto, temendo anche che fossero dannosi per la loro salute. Dopo la chiusura del Tmb, l'Arpa ha installato un meccanismo di monitoraggio delle diossine, ma i risultati non sono stati ancora resi noti. "Si è negato per anni che quell'impianto provocasse molestie alla popolazione, gli odori molesti – ha detto Giovanni Caudo – Sono stati bambini e anziani che ci hanno rimesso. Se siamo qui lo dobbiamo ai cittadini. Da qui si dovrebbe sollevare una sola voce: scusate se non vi abbiamo ascoltato, negando l'evidenza". Il presidente ha raccontato anche delle problematiche vissute dai residenti di Villa Spada in quel periodo. I bambini dell'asilo situato a poca distanza dal Tmb Salario erano costretti a rimanere chiusi all'interno della struttura, mentre molti di loro e anche tanti anziani hanno accusato diversi malanni, tra cui occhi rossi, tosse, nausea e vomito.

I cattivi odori provenienti dal Tmb Salario

Secondo quanto riportato da Giovanni Caudo, i problemi sarebbero scomparsi una volta chiuso il Tmb Salario dopo il rogo di dicembre. "Di fronte alle evidenze, Ama e il Comune avevano un atteggiamento negazionista – continua – Ma ora che l'impianto non è funzionante, la problematica dei cattivi odori è sparita. C'è stata profonda irresponsabilità: la sindaca non ha mai ritenuto di venire al Municipio a incontrare i cittadini. L'Arpa ha installato un impianto di monitoraggio, ma le autorità comunali non hanno reso noti i risultati. Noi abbiamo convocato l'Arpa e la Asl per avere i dati sulle diossine ma la responsabilità della salute pubblica è della sindaca, non del presidente del Municipio. Non abbiamo fatto allarmismi, ma il silenzio con cui la nube tossica è passata nella città è stato incomprensibile, quando per una banale allerta meteo siamo stati convocati dalla Protezione civile".

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