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Tivoli, minacce di morte per recuperare l’auto sequestrata: arrestati due uomini

I due sono stati arrestati con l’accusa di minaccia aggravata e detenzione abusiva di arma clandestina in concorso: con loro avevano infatti una pistola e sette proiettili.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Momenti di paura per i dipendenti ed il titolare di un deposito giudiziario capitolino, aggrediti da due persone alle quali era stata sequestrata l'automobile dalle forze dell'ordine qualche giorno prima. I due, cittadini italiani di 30 e 43 anni originari di Napoli, si erano recati presso il deposito giudiziario di Fonte Nuova lamentando presunte parti mancanti e danneggiamenti vari subiti della vettura.

Inutilmente, i dipendenti del deposito giudiziario hanno provato a spiegare che la vettura era nell'esatto stato indicato nel verbale di affidamento. I due invece, dopo averli minacciati anche di morte, hanno chiesto di parlare con il titolare della ditta, raggiungendolo presso la sede di Tivoli, in località Villa Adriana. Ma l'uomo ha chiamato prontamente i Carabinieri, che giunti sul posto hanno bloccato i due uomini all'ingresso della ditta stessa. Durante la perquisizione, i Carabinieri hanno trovato una pistola calibro 6.35 e sette proiettili: per i due è scattata così l'accusa di minaccia aggravata e detenzione abusiva di arma clandestina in concorso. Il trentenne è stato dunque rinchiuso nel carcere di Rebibbia, mentre il quarantatreenne è stato assegnato ai domiciliari.

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