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Tivoli, allarme delle guardie ambientali: bocconi avvelenati nei giardini

La denuncia dell’Oipa-Roma dopo il rinvenimento di diversi bocconi avvelenati lanciati da qualche irresponsabile ancora ignoto nei giardini privati nella zona di Villa Adriana. L’invito è prestare attenzione a cosa ingeriscono gli animali ma anche a contribuire ad individuare chi lascia appositamente in giro le esche avvelenate.
A cura di Redazione Roma
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I bocconi avvelenati trovati nei giardini nella zona di Tivoli (Pagina Facebook Oipa Roma)
I bocconi avvelenati trovati nei giardini nella zona di Tivoli (Pagina Facebook Oipa Roma)

L'allarme arriva dalle guardie zoofile dell'Oipa, che sulla pagina romana dell'associazione su Facebook, denunciano come nella zona di Tivoli e di Villa Adriana, qualcuno sta lanciando bocconi avvelenati nei giardini privati dove si trovano dei cani con l'evidente obiettivo di fargli del male. La circostanza, riscontrata più volte nella scorsa settimana in particolare in via Strada degli Orti è stata denunciata alle autorità competenti, ma tutti i cittadini sono invitti a vigilare per evitare che gli animali ingeriscano cibo sospetto, ma anche per identificare i responsabili.

"Varie volte sono stati rinvenuti in giardini privati (in particolar modo in via Strada degli Orti) a Tivoli (Roma), bocconi contenenti sostanza velenosa…destinati di certo agli animali ma che potrebbero essere alla portata di chiunque. – si legge nella nota dell'associazione animalista – Sono state fatte le varie denunce compresa la asl veterinaria che è al corrente dei fatti. Per il momento il delinquente avvelenatore, che già in passato ha ucciso degli animali, continua indisturbato a distribuire veleno. Ma il vigliacco rischia grosso, perché avvelenare un animale è reato ai sensi degli articoli 544-bis e ter (uccisione e maltrattamento di animali) del codice penale. Non solo viene violato anche l'articolo 440, relativo all'adulterazione o contraffazione di sostanze alimentari art.440. Dunque chiunque abbia notizie segnali immediatamente alle autorità competenti".

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