Tiene sospeso un bambino di un anno tenendolo per i capelli: condannata baby sitter violenta
I fatti risalgono al 2016, ma l'esito giudiziario della vicenda che vede come protagonista una baby sitter romana di quarant'anni è arrivato solo ieri. La donna, come riportato dall'edizione romana del quotidiano il Messaggero, in un momento di rabbia ha afferrato peri capelli il bambino di soli sedici mesi che le era affidato lasciandolo così sospeso in aria. A scoprire la violenza la nonna del piccolo che in quel momento si trovava in casa che, allertata dal pianto del nipote, si è precipitata nella cameretta dove la baby sitter lo stava cambiando, assistendo alla scena.
A nulla sono valse le scuse e i tentativi di riconciliazione della donna, assunta con regolare contratto, che è stata licenziata denunciata dai genitori e condannata dal giudice di pace penale a un'ammenda di 1000 euro. Troppo grave l'episodio per passarci sopra, nonostante la baby sitter, colta sul fatto, abbia immediatamente raccontato lei l'episodio alla mamma e al papà del bambino. Messaggi e telefonate in cui ha spiegato come quel gesto imperdonabile fosse frutto di un turbamento momentaneo e che non si sapeva spiegare come fosse potuto accadere, decidendo di allontanarsi immediatamente dall'abitazione.
La tata si era presentata alla famiglia da cui era stata assunta con ottime referenze e una lunga esperienza pregressa che mai avrebbe fatto pensare ai genitori del bambino che potesse accadere un simile episodio, sicuri di aver affidato il loro bambino in mani esperte e sicure. Rimane il dubbio, impossibile da provare, che la donna abbia avuto atteggiamenti violenti anche in altre occasioni con il bambino.