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Tevere, un successo la barriera anti plastica: in un mese raccolta mezza tonnellata di rifiuti

La barriera anti plastica installata nel Tevere a Fiumicino ha raccolto in un mese una tonnellata di rifiuti. Un successo per la sperimentazione della Regione Lazio, che ha permesso insieme agli enti preposti di evitare che l’immondizia finisse e in mare trasportata dalla corrente e l’ha recuperata per destinarla al riciclo.
A cura di Alessia Rabbai
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La plastica raccolta nel Tevere
La plastica raccolta nel Tevere

Successo per la diga anti plastica del Tevere, che ha raccolto mezza tonnellata di rifiuti. Si tratta di due barriere installate all'altezza di Fiumicino lo scorso ottobre dalla Regione Lazio e realizzate da Castalia Operations srl, che nel giro di un mese e mezzo ha permesso di recuperare l'immondizia inquinate finita nel fiume della Capitale e di riportarla a terra, scongiurando che finisse in mare. I rifiuti, raccolti ed esaminati dai tecnici, sono costituiti soprattutto da imballaggi vari, e la restante parte di oggetti o parti di oggetti in plastica come palloni, sedie e altro, spesso abbandonati lungo la banchina e trascinati via dalla corrente fino alla foce.

La diga anti plastica sul Tevere

La sperimentazione, già avviata con successo sul fiume Po, anche nel Lazio non ha tradito le aspettative. “Stiamo valutando la possibilità di prorogare l’utilizzo di queste barriere per un altro paio di mesi. Dopodiché – ha spiegato la responsabile regionale dei Contratti di Fiume, Cristina Avenali – potrebbero essere spostate al centro cittadino”. Avrebbero una maggiore visibilità. Un aspetto tutt'altro che secondario, nell’ottica del progetto che, oltre al contenimento delle plastiche, mira a sensibilizzare i romani sul tema dei rifiuti. “In una zona meno periferica, le barriere offrirebbero il vantaggio di mostrare, plasticamente, quali sono gli effetti negativi d’una raccolta dei rifiuti fatta male” ha sottolineato Avenali.

Come funziona l’acchiappa plastica

Le barriere sistemate sul Tevere sono due. Sono lunghe rispettivamente quattro e sei metri ed occupano, in totale, il 40% della lunghezza del fiume. Con le loro reti intercettanti gli scarti che vengono portati in un’area di raccolta e da vengono riversati nei cosiddetti “big bag”. La plastica è un rifiuto particolarmente dannoso per l'ambiente perché in acqua si deteriora in piccolissimi frammenti o micro plastiche, che possono mettere in serio repentaglio la vita degli animali e l'equilibrio dell'ecosistema marino. Una volta intercettata e rimossa dall'acqua, i rifiuti vengono riciclati da Corepla, il consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi di plastica.

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