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Terrorismo, smantellata la rete di Anis Amri in Italia: 5 arresti tra Roma e Latina

Vasta operazione antiterrorismo delle forze dell’ordine che ha portato all’arresto, tra Roma e Latina, di cinque persone riconducibili alla rete di Anis Amri, l’attentatore ai mercatini di Natale di Berlino del 2016, ucciso a Sesto San Giovanni dalla polizia. Controlli e perquisizioni sono scattati in molte altre città italiane.
A cura di Valerio Papadia
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In un periodo, quello delle festività pasquali, in cui l'allerta terrorismo in Italia è molto alta, le forze dell'ordine hanno portato a termine una vasta operazione antiterrorsimo, denominata "Mosaico", che ha portato all'arresto di cinque persone ritenute vicine alla cellula italiana di Anis Amri, l'attentatore ai mercatini di Natale a Berlino nel 2016, ucciso dalla polizia a Sesto San Giovanni (Milano) nel dicembre dello stesso anno. Gli arresti sono stati messi a segno a Roma e a Latina dagli uomini della Dcpp – la Direzione centrale della polizia di prevenzione, ex Ucigos – e da quelli delle Digos di Roma e Latina, su richiesta del gip del Tribunale della Capitale, che ha condotto anche le indagini.

I reati ipotizzati sono addestramento e attività con finalità di terrorismo internazionale e associazione a delinquere finalizzata alla falsificazione di documenti e al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina: tra i 5 arrestati c'è anche un cittadino tunisino che avrebbe dovuto procurare ad Anis Amri i documenti falsi per lasciare l'Italia. Gli altri quattro, anch'essi tunisini, avrebbero invece fatto entrare in Italia centinaia di migranti clandestini a cui fornivano documenti falsi per proseguire in altri Paesi europei. Nell'ambito dell'operazione "Mosaico", oltre agli arresti, sono scattate anche numerose perquisizioni nelle province di Napoli, Caserta, Viterbo e Matera.

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