Tentata rapina nella villa della Mussolini: malviventi messi in fuga da Judy, il suo cane
Un tentativo di rapina non riuscito ai danni della villa dell'europarlamentare Alessandra Mussolini. È successo giovedì sera a Roma, su via Nomentana, proprio vicino alle ambasciate di Afghanistan, Libia e Tunisia, soggette in questi giorni a controlli rigorosi. Eppure, non sono stati né la vigilanza né le telecamere a mettere in fuga i rapinatori, ma Judy, lo schnauzer gigante dell'europarlamentare da lei sopprannominato affettuosamente "il mio cavallo". È lui che, abbaiando, ha messo in fuga i malviventi, che secondo quanto riferito dalla domestica – presente assieme ad alcuni familiari della Mussolini al momento della tentata rapina – erano in tre o quattro, incappucciati e con l'accento dell'Est Europa. I rapinatori, armati di piede di porco, avrebbero ordinato alla donna di aprire loro la porta, dopo aver scavalcato il muro di cinta e aver tentato senza successo di forzare una finestra al pianterreno. Dopo che Judy è entrata in azione, abbaiando e mostrando la sua mole, i rapinatori hanno però precipitosamente faccia marcia indietro, dandosi alla fuga.
Una lunga lista di rapine a Roma
Quella di giovedì, su cui indaga la polizia, è solo l'ultima di una serie di rapine, anche sanguinose, avvenute a Roma nell'ultimo periodo. Fra le vittime più illustri anche l’ex comandante generale della Guardia di finanza Roberto Speciale, ostaggio nella sua villa all’Infernetto. Altre vittime sono state un ristoratore torturato a Ottavia, un professore della Sapienza rapinato e picchiato violentemente a San Giovanni, padre e figlio picchiati a Prima Porta, rimanendo agli episodi di febbraio. A gennaio, invece, i rapinatori si spinsero fino all'omicidio: a morire fu il medico Lucio Giacomoni assassinato a Mentana.