Tenta il suicidio dal ponte Vittorio Emanuele II, salvato da due vigilesse

Nella giornata di ieri una pattuglia della Polizia Locale, di passaggio su Ponte Vittorio Emanuele II alle tre del pomeriggio, ha visto un uomo mentre si arrampicava sul parapetto all'altezza della campata centrale del ponte, minacciando di gettarsi nel Tevere. Scese dal veicolo, le agenti hanno attivato immediatamente le previste procedure operative, richiedendo i necessari rinforzi, allontanando i curiosi e provvedendo a chiudere temporaneamente la viabilità sul ponte. Altre pattuglie e motociclisti provenienti dal Gruppo Pronto Intervento Traffico hanno nel contempo iniziato a gestire tutta la viabilità dell'area, riaprendo parzialmente Ponte Vittorio e favorendo l'arrivo dei Vigili del Fuoco e delle altre forze di Polizia, giunte poco dopo sul posto per parlamentare con l'uomo. Il dramma si è risolto dopo due ore circa, dopo che l'uomo, rinunciando ai suoi propositi, è stato accompagnato via dalle forze dell'ordine.
L'intenso traffico provocato dall'evento e dai numerosi curiosi e turisti ha reso necessario un intenso lavoro non previsto da parte di numerose pattuglie di Vigili, convogliate appositamente su posto, che hanno operato fino ad oltre le 19:00 per sbloccare un oramai intasato Corso Vittorio, ambedue i lati del Lungotevere a Partire da Ponte Garibaldi fino a Ponte Cavour, e dall'altro lato da Piazza Adriana, Castel S. Angelo, Vaticano, Piazza della Rovere fino a Trastevere. Impiegati in totale 6 Motociclisti e 5 Pattuglie del Gruppo Pronto Intervento Traffico, con un rinforzo dal gruppo Prati, per un totale di circa venti agenti.